
Francesco Acerbi, 37 anni, ha deciso di rifiutare la convocazione in Nazionale. Una grana imprevista che si abbatte sul raduno azzurro a Coverciano, in vista delle gare contro Norvegia e Moldova per le qualificazioni mondiali. Una scelta che ha colto di sorpresa anche il commissario tecnico Luciano Spalletti. “Non resto dove non sono più voluto”, scrive il calciatore su Instagram.
Il Ct nella conferenza stampa odierna ha confermato l’accaduto con parole pacate ma cariche di sottotesto. Acerbi non ha risposto alla convocazione, è una cosa di questa mattina. “Prendiamo atto delle reazioni e dei pensieri dei calciatori e si va avanti con quelli che abbiamo”, ha spiegato il Ct.
La risposta di Acerbi: “Non resto dove non sono più voluto”
Doveva essere il ritorno in azzurro dopo un anno complicato, anche fuori dal campo, ma Acerbi ha fatto marcia indietro. Spalletti ha raccontato di aver parlato con lui nei giorni precedenti, anche per valutare la sua condizione fisica dopo un campionato logorante. Sembrava tutto pronto, e invece: nulla.

Il Ct non ha voluto alimentare polemiche: “Non voglio pensare a niente, voglio pensare a fare bene le cose che devo fare”, ha tagliato corto, evitando ogni riferimento esplicito a eventuali motivi personali o ambientali dietro alla decisione.
“Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte. Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione” per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro”.
Nessuna sostituzione prevista

Per ora non verrà convocato alcun sostituto. Acerbi lascia dunque un vuoto nella lista dei difensori, ma il clima a Coverciano è apparentemente tranquillo, il Mister giustamente vuole preservare il gruppo e tenerlo al di fuori da qualsiasi polemica. Spalletti ha chiarito che l’episodio non devierà il lavoro del gruppo: “Avevo detto che dovevo stare attento al campionato e lo avevo chiamato proprio per questo”, ha aggiunto.
L’assenza di spiegazioni da parte del diretto interessato apre interrogativi inevitabili. A 37 anni, è ovvio che quello di Acerbi è un addio definitivo alla Nazionale. È solo un momento di riflessione personale? Fino a quando Acerbi non spiegherà le sue ragioni, il caso resterà sospeso tra rispetto delle scelte individuali e il dovere per molti di onorare la maglia azzurra.