
Parigi si è svegliata tra le macerie di una notte di festeggiamenti degenerati in violenza. L’entusiasmo per la vittoria del Paris Saint-Germain in Champions League si è trasformato in guerriglia urbana, con scontri tra ultrà e polizia, fuochi d’artificio usati come armi, auto incendiate e quasi 500 arresti. Tragico il bilancio: una donna è morta a Parigi dopo essere stata investita da un’auto in scooter, mentre in altre città francesi si registrano gravi episodi, come l’accoltellamento mortale di un 17enne a Bordeaux e l’investimento di quattro passanti a Grenoble, due dei quali in gravi condizioni.

Il bilancio degli incidenti
I disordini a Parigi si sono concentrati in più zone, dai dintorni del Parco dei Principi a Porte de Saint-Cloud fino agli Champs-Elysées, dove l’area pedonale è stata trasformata in campo di battaglia. Secondo la prefettura, gruppi di teppisti hanno attaccato la polizia lanciando oggetti e razzi pirotecnici. In risposta, gli agenti hanno fatto ampio uso di gas lacrimogeni e granate anti-accerchiamento. Il ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, ha parlato di “barbari” e ha ordinato un intervento “energico” delle forze dell’ordine.
La violenza ha colpito anche il cuore commerciale della capitale. Diversi negozi sono stati saccheggiati, tra cui una catena di scarpe e un grande punto vendita di arredamento. In alcuni casi, la polizia è riuscita a respingere gli aggressori, ma in altri la devastazione è proseguita indisturbata, tra razzi e lanci di oggetti. Il mobilio urbano di interi quartieri è stato distrutto: pensiline, bici condivise e cartelloni pubblicitari in fiamme all’altezza del Pont de Jéna sono stati il simbolo di una notte fuori controllo.
Arresti anche a Parigi
Particolarmente grave quanto avvenuto a Grenoble, dove un’auto ha travolto la folla nel centro città. Secondo il quotidiano Le Dauphiné Libéré, l’uomo alla guida, dopo aver investito quattro persone appartenenti alla stessa famiglia, ha cercato di fuggire per evitare il linciaggio. È stato poi arrestato dalla polizia. Le autorità escludono il gesto volontario, parlando di perdita di controllo del mezzo. Resta alta la tensione anche per le aggressioni contro i soccorritori, che sono stati protetti dalle forze dell’ordine con gas lacrimogeni.
Il bilancio finale parla di 491 fermi eseguiti nella notte grazie all’impiego di 5.400 agenti in tutto il Paese. Nove poliziotti sono rimasti feriti. Il ministro Retailleau è finito nel mirino dell’opposizione per l’utilizzo del termine “barbari”, considerato da alcuni un’etichetta generalizzante verso i tifosi. Ma il governo difende la distinzione tra i “violenti che distruggono” e i tifosi che “festeggiano con entusiasmo”.

Intanto, la città prova a tornare alla normalità. Oggi pomeriggio è prevista la sfilata ufficiale del PSG sugli Champs-Elysées, con accessi limitati a 110.000 persone. La prefettura ha predisposto tre enormi “box” da 35.000 persone ciascuno, separati da barriere invalicabili. I giocatori attraverseranno il viale su pullman scoperti, prima di essere ricevuti all’Eliseo dal presidente Emmanuel Macron.
La giornata di festa si concluderà con un concerto al Parco dei Principi, riservato agli abbonati del club. Ma l’immagine lasciata dalla notte precedente pesa come un macigno sull’umore della città: un mix esplosivo di trionfo sportivo e tensione sociale che ha trasformato una vittoria storica in una ferita profonda per Parigi e la Francia.