Vai al contenuto

Caso Garlasco, colpo di scena: spunta un “altro” di Chiara Poggi. Chi è?

Pubblicato: 01/06/2025 16:18

Il tempo non ha cancellato le ombre sul delitto di Garlasco. Dopo anni di silenzio e una condanna definitiva, la vicenda di Chiara Poggi, la ragazza uccisa nella sua villetta, continua a far parlare. Le domande restano tante, così come i dettagli mai chiariti fino in fondo.
Leggi anche: Garlasco, svolta nelle indagini: altri coinvolti nel prelievo del dna! Cosa cercano i pm

L’attenzione oggi torna su alcuni elementi riemersi dopo la riapertura delle indagini. Nuove piste, nuovi nomi, vecchie tracce che potrebbero cambiare il quadro. Tra queste, spuntano due mazzi di chiavi, due cellulari e una mail che accende sospetti e interrogativi.
Leggi anche: Garlasco, parlano i genitori di Chiara: “Tutta la verità sulla borsetta”

L’interesse si concentra anche sul ruolo di alcuni amici di famiglia, sulle abitudini di Chiara, sui suoi contatti e su quello che potrebbe essere sfuggito all’epoca delle prime indagini. Alcuni elementi appaiono ancora sfocati, ma tornano a galla con forza.

Le chiavi e i telefoni nella villetta di Garlasco

Il giorno dell’omicidio, il sistema d’allarme della casa viene disattivato alle 9.12. In casa ci sono due mazzi di chiavi. Uno finisce nel cestino accanto alla tv, coperto dal cellulare azzurro Nokia di Chiara. L’altro risulta nelle mani dello zio Ermanno Cappa, che però dice di non averlo mai usato, sapendo che la nipote era in casa.

Chiara aveva anche un secondo telefono. Un dispositivo piccolo, a conchiglia, descritto dalla collega Francesca Di Mauro. Il Nokia conteneva ben cinque numeri riconducibili allo zio Ermanno: tre dell’ufficio e due cellulari. Troppe linee per un solo contatto. Eppure la ragazza pare lo stimasse profondamente.

La mail e gli “intrallazzi” mai chiariti

garlasco

Il 5 luglio, Chiara scrive un’email a Cristina Tosi, sua amica. Nella mail parla dei suoi “intrallazzi”. Scrive: “Il mio piccione al telefono dà sempre soddisfazioni mentre l’altro ultimamente non ci vado troppo d’accordo”. La frase lascia pochi dubbi. Nella sua vita c’erano due uomini. Uno, forse, era Alberto Stasi, l’altro resta ignoto.

Il soprannome “piccione” potrebbe riferirsi ad Andrea Sempio, che aveva contattato più volte casa Poggi pochi giorni prima del delitto. Le chiamate risultano fatte nel pomeriggio del 7 e dell’8 agosto. Pochi giorni dopo, Chiara viene trovata morta.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 02/06/2025 13:52

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure