Vai al contenuto

Kiev: “Distrutti in Russia 40 bombardieri strategici”. Attacco su larga scala

Pubblicato: 01/06/2025 14:50

Un’operazione “su larga scala” lanciata dai servizi di sicurezza ucraini (Sbu) sta colpendo duramente le infrastrutture militari russe, con obiettivi mirati e strategici che puntano a minare la capacità offensiva di Mosca. Fonti dell’intelligence di Kiev, citate da Ukrinform, parlano di oltre 40 bombardieri russi colpiti, tra cui modelli chiave come l’A-50, il Tu-95 e il Tu-22 M3, distrutti o seriamente danneggiati in diversi aeroporti militari.

L’azione è ancora in corso e si configura come la più ampia condotta finora contro la flotta aerea strategica russa. Le immagini satellitari, ancora in fase di analisi, mostrerebbero incendi su vasta scala e colonne di fumo in almeno due diverse basi aeree a est di Mosca. “Stiamo portando la guerra nelle retrovie nemiche”, fanno sapere fonti del Sbu, parlando apertamente di un’operazione di “logoramento strutturale” delle capacità russe.

Parallelamente, nella notte tra il 30 e il 31 maggio, un treno merci militare russo è deragliato a seguito di un’esplosione nella regione occupata di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Secondo quanto riferito dal servizio di intelligence militare ucraino (Gur), il convoglio trasportava carburante destinato alle truppe russe dislocate tra Zaporizhzhia e la Crimea.

L’attacco, rivendicato dallo stesso Gur, è stato descritto come un atto di sabotaggio mirato contro una delle principali arterie logistiche usate dall’esercito russo per rifornire il fronte meridionale. Il treno è esploso nei pressi dell’insediamento occupato di Yakymivka, nel distretto di Melitopol, zona strategica sotto controllo russo da tempo e già teatro di numerose operazioni partigiane ucraine.

Le forze di Kiev puntano a colpire in profondità, ben oltre la linea del fronte, in una strategia che sta assumendo sempre più la forma di una guerra d’attrito tecnologica, dove droni, sabotaggi e attacchi di precisione sostituiscono gli scontri diretti di massa. Distruggere carburante, mezzi e velivoli prima che raggiungano le zone calde del conflitto è l’obiettivo primario di questo approccio, che sembra mettere sotto pressione il sistema militare russo.

La risposta di Mosca non si è fatta attendere: nelle ultime ore sono stati segnalati bombardamenti su Kharkiv e Mykolaiv, con almeno tre vittime civili e decine di feriti. Il Cremlino ha definito le azioni ucraine “atti di terrorismo”, mentre il ministero della Difesa russo ha promesso una “risposta adeguata”. Tuttavia, l’entità dei danni inflitti alla flotta aerea e alla logistica suggerisce una vulnerabilità crescente della retroguardia russa.

Se confermate in toto, queste perdite rappresenterebbero un colpo durissimo alla macchina bellica di Putin, specialmente in un momento in cui le forze russe stanno tentando nuove avanzate nel Donbass. Kiev, intanto, ribadisce: “Stiamo combattendo una guerra per la sopravvivenza, colpiremo ovunque serva.”

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure