
Il mondo dello spettacolo piange l’improvvisa scomparsa di un attore amatissimo dal pubblico televisivo. Il suo volto, noto agli appassionati di serie crime e drama, ha attraversato alcune delle produzioni più celebri degli ultimi anni. La notizia, giunta in queste ore dagli Stati Uniti, ha colpito profondamente colleghi, amici e fan.
A soli 41 anni, l’attore si è spento dopo una malattia diagnosticata pochi mesi fa. Con una carriera costruita tra palcoscenici off-Broadway e ruoli iconici in TV, aveva conquistato un posto speciale nel cuore del pubblico. A renderlo noto è stato il sito The Hollywood Reporter, che ha confermato il decesso avvenuto il 27 maggio al Mount Sinai West Hospital di New York.

A morire è stato Devin Harjes, interprete versatile e profondo, ricordato soprattutto per il ruolo di Jack Dempsey, il celebre pugile, nella serie «Boardwalk Empire – L’impero del crimine» targata HBO. Nato il 29 luglio 1983 a Lubbock, Texas, Harjes si era trasferito a New York per inseguire il sogno della recitazione, coltivato fin dai tempi del college. A febbraio gli era stato diagnosticato un tumore, che lo ha portato via in pochi mesi.

Dopo gli esordi in cortometraggi universitari e spettacoli teatrali, Harjes si era affermato nel panorama televisivo statunitense con apparizioni in serie di culto come «Daredevil», dove interpretava Oscar, un infermiere nel carcere di Rikers Island; e «Gotham», dove vestiva i panni della guardia Clyde. Più di recente, era apparso in «Manifest» nel ruolo ricorrente di Pete Baylor, per nove episodi della terza stagione.
Nel corso della sua carriera, Harjes aveva lavorato anche in «Orange Is the New Black», «Blue Bloods», «FBI», «Elementary», oltre a pellicole come «Rebel in the Rye», «Boyz of Summer», «The Forest Is Red» e «When the Shadow Falls». La sua capacità di calarsi in ruoli intensi e spesso tormentati lo aveva reso un volto familiare e rispettato nell’ambiente.

Appassionato di animali, cresciuto tra cavalli e natura in Texas, Harjes lascia i genitori Randy e Rosanne, la sorella Trish con il marito Justin Kelley, i nipoti Tristin, Sawyer, Rory e Charly, e la sua ex moglie, l’attrice Shiva Shobitha, conosciuta anche lei per un ruolo in «Gotham». A condividere con lui gli ultimi anni anche la sua amatissima gatta Maude.
L’annuncio della sua morte ha suscitato commozione tra i colleghi, molti dei quali lo ricordano come un artista “intenso, generoso e sempre autentico”. Con la sua scomparsa, la televisione americana perde una delle sue presenze più solide e sottovalutate, un interprete che ha saputo lasciare il segno anche nei ruoli secondari.