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Messaggio d’odio contro la figlia di Giorgia Meloni: il prof chiede scusa, ma spuntano altri insulti

Pubblicato: 01/06/2025 14:39

NAPOLI – Non si era mai spinto così in basso. Ma l’ultimo post pubblicato su X dal professor Stefano Addeo, 65 anni, insegnante di tedesco al liceo statale Enrico Medi di Cicciano, ha superato ogni limite, arrivando persino a insultare la figlia minorenne della premier Giorgia Meloni. Un attacco che ha fatto scattare l’intervento della polizia postale, che ha identificato il docente, incensurato fino a oggi, e si prepara a trasmettere il caso all’autorità giudiziaria. Il profilo social da cui è partito il messaggio è stato nel frattempo cancellato.
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Docente dal 1993, Addeo ha alle spalle una lunga carriera nel sistema scolastico italiano. Oltre alla Campania, ha insegnato anche in Trentino, in particolare all’Istituto Floriani di Riva del Garda, in provincia di Trento. Sul suo profilo Facebook, ancora attivo, si presenta con il soprannome “Funny”. Ma nella sua bacheca non mancano post carichi di odio politico, offese e toni estremamente aggressivi, rivolti in particolare agli esponenti del governo.
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Accertamenti in corso sul profilo

L’ultimo episodio ha solo acceso i riflettori su una lunga scia di insulti. Dalla premier Meloni al vicepremier Antonio Tajani, fino al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: il professore non ha risparmiato nessuno. Le sue parole, spesso dal tono minaccioso, sono ora oggetto di accertamenti da parte degli investigatori, che stanno valutando se possano configurarsi altri reati. Solo pochi giorni fa, Addeo ha pubblicato un pesante attacco anche alla deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

Particolarmente inquietante un post in cui sotto una foto in cui Meloni, Tajani e Salvini stringono la mano al premier israeliano Netanyahu, Addeo scrive: “Ai vostri figli la stessa sorte”. Il 7 maggio, un altro commento offensivo contro il ministro Piantedosi: “La brutta notizia è che è illeso”, riferendosi a un finto bombardamento in Pakistan. Frasi che, per gravità, potrebbero finire nel fascicolo d’indagine che la Procura di Roma si appresta ad aprire.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato in queste ore la premier Giorgia Meloni. Nel colloquio, si è appreso, il capo dello Stato ha espresso la propria solidarietà per le minacce social alla figlia Ginevra.

Parla il prof

“È stato un gesto stupido, scritto d’impulso. Chiedo scusa per il contenuto del post: non si augura mai la morte, soprattutto a una bambina. Ma non ritiro le mie idee politiche: non mi sento rappresentato da questo governo”. Lo ha spiegato Stefano Addeo, il docente di Tedesco di un istituto superiore della provincia di Napoli, intervistato dal Roma online dopo le polemiche nate dal suo post sulla figlia di Giorgia Meloni. “Mi rendo conto della gravità – aggiunge – ma in classe non ho mai fatto politica. I miei studenti mi vogliono bene. Odio ogni forma di violenza, amo gli animali, faccio volontariato. È stato un errore”.

“Mi sono svegliato la mattina e ho detto: Madonna mia, cosa ho scritto. L’ho cancellato subito. Mi pento del contenuto” ha dettto Stefano Addeo, aggiungendo che  “è stato strumentalizzato”. Il professore ha detto di essere stato “minacciato di morte” e di essere stato “insultato in tutti i modi. Sono andato alla Polizia postale, ho sporto denuncia”. Il docente si è poi rivolto al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara: “Non accetto che si dica che un insegnante debba condividere pedissequamente le idee del governo per essere ritenuto degno del suo ruolo”.

Dal suo profilo, però sono emersi altri messaggi. Se alla piccola Ginevra augurava di venire uccisa come la 14enne di Afragola, pochi giorni fa il docente augurava la stessa sorte dei palestinesi a Gaza ai figli della Meloni, ancora una volta, e dei vicepremier: il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, tutti immortalati in immagini in cui stringevano la mano al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu.


 







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Ultimo Aggiornamento: 01/06/2025 19:16

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