
Un pomeriggio di sole, l’idea di trovare refrigerio vicino all’acqua, il desiderio di evadere dal caldo opprimente. I cinque ragazzi non avevano previsto quanto potesse diventare imprevedibile e pericolosa la natura in una giornata di fine primavera. Si erano spinti fino al letto del torrente Mallero, poco fuori dal centro, cercando sollievo tra le rocce del greto, mentre sopra di loro, in alta quota, le temperature facevano sciogliere nevi ancora abbondanti.
Poco dopo, però, il livello dell’acqua ha cominciato a salire. All’improvviso e con forza, il Mallero si è trasformato in un corso impetuoso, isolandoli al centro dell’alveo. Nessuno poteva più muoversi. L’allarme è partito da uno dei cinque con una telefonata disperata: è stato il gesto che ha innescato la macchina dei soccorsi.
Recuperati in sicurezza dai vigili del fuoco

I ragazzi, tutti minorenni tra i 14 e i 16 anni, di nazionalità albanese e residenti a Sondrio, erano andati nel quartiere Gombaro per trascorrere qualche ora nel fresco. Sono rimasti intrappolati nella zona di Cassandre, nel tratto dove il Mallero attraversa un’area più stretta e scoscesa. È lì che si sono attivati i vigili del fuoco del nucleo Saf, specializzati in interventi alpino-fluviali.
Il salvataggio è avvenuto grazie alla sinergia tra i soccorritori e un elicottero del servizio sanitario regionale, inviato da Areu. Due ragazzi sono stati recuperati con il verricello dal velivolo, mentre gli altri tre sono stati tratti in salvo via terra, utilizzando le tecniche del soccorso fluviale avanzato.
Nessun ferito, ma paura e prontezza
Nonostante la tensione, nessuno dei cinque ha riportato ferite. Nessuno è stato ricoverato. Fondamentale si è rivelata la rapidità d’intervento, unita al sangue freddo del ragazzo che ha dato l’allarme. In Valtellina, in queste settimane, lo scioglimento delle nevi sta creando situazioni di rischio anche in torrenti normalmente gestibili. La raccomandazione delle autorità resta chiara: attenzione ai corsi d’acqua, anche quando sembrano innocui.