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Alcaraz strepitoso, fa il punto della vita ma poi si autodenuncia. Applausi!

Pubblicato: 02/06/2025 10:39
Alcaraz strepitoso punto autodenuncia

Nel tennis, come nella vita, il talento non si esprime solo con colpi vincenti o successi prestigiosi. Esiste un altro livello, più sottile ma più profondo, che riguarda l’etica, la sportività, la capacità di rimanere integri anche sotto la pressione. È lì che si distingue chi sa vincere davvero. E Carlos Alcaraz, ancora una volta, lo ha dimostrato con un gesto che ha fatto il giro del campo prima ancora di finire sulle cronache.
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In un’epoca sportiva in cui l’agonismo è spesso esasperato, dove ogni punto può valere un’intera stagione, scegliere la correttezza quando nessuno ti obbliga è un atto che sorprende. Un riflesso di grandezza che va oltre il risultato, e che resta nella memoria quanto, se non più, di un trofeo sollevato.

Un gesto che vale più di un colpo vincente

È successo tutto durante gli ottavi di finale del Roland Garros 2025, in un match tirato e spettacolare tra Carlos Alcaraz e lo statunitense Ben Shelton. Il campione spagnolo, detentore del titolo, era avanti di un set e si apprestava a iniziare la seconda frazione quando si è verificato un episodio destinato a restare simbolico.

Nel primo game del secondo set, sul punteggio di 30-30, Shelton ha provato a sorprendere Alcaraz con un passante di dritto potente e preciso. Lo spagnolo è corso a rete e, in allungo estremo, è riuscito a deviare la palla con una volee di rovescio apparentemente vincente. Il pubblico ha reagito con entusiasmo, convinto di aver appena assistito a uno dei punti più belli del torneo.

Ma a riportare tutti alla realtà ci ha pensato proprio Alcaraz. Senza attendere la protesta dell’avversario, ha fatto cenno al giudice di sedia e ha ammesso spontaneamente di aver “lanciato la racchetta” per colpire la palla, una violazione che rendeva nullo il colpo.

Spain’s Carlos Alcaraz reacts during his men’s singles final match against Italy’s Jannik Sinner for the ATP Rome Open tennis tournament at Foro Italico in Rome on May 18, 2025. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

Fair play in campo, il pubblico applaude

Il punto è stato quindi assegnato a Shelton, che si è ritrovato con una preziosa palla break, la prima di una lunga serie. Alcaraz ha perso il punto, ma ha vinto qualcosa di più grande: il rispetto unanime degli spettatori e degli appassionati.

Nonostante quell’episodio, il campione iberico ha reagito con lucidità e determinazione, riuscendo a salvare sei palle break nel corso del game e a portarlo comunque a casa. Un momento emblematico di uno sport che, nei suoi protagonisti migliori, riesce a fondere intensità tecnica e valori umani.

Vittoria sofferta per lo spagnolo

Il match si è poi chiuso con la vittoria di Carlos Alcaraz in quattro set: 7-6 (10-8), 6-3, 4-6, 6-4, al termine di 3 ore e 19 minuti di gioco serrato e spettacolare. Lo spagnolo ha mostrato tutto il suo repertorio tecnico, ma soprattutto una maturità che, a soli 22 anni, lo consacra non solo come uno dei migliori tennisti al mondo, ma anche come un esempio di comportamento sportivo.

Nel corso del torneo parigino, Alcaraz sta difendendo il titolo conquistato lo scorso anno. E se è vero che i numeri contano, gesti come quello visto contro Shelton hanno un peso ancora maggiore, perché raccontano di un campione che sa essere grande anche fuori dallo scambio.

Una lezione che va oltre il punteggio

In un’epoca in cui spesso si cerca la scorciatoia o si sfrutta ogni minima ambiguità regolamentare, Alcaraz ha scelto la trasparenza, la responsabilità e il rispetto. In pochi secondi ha dimostrato che nel tennis, come nello sport in generale, non si vince solo con i punti ma anche con la credibilità.

La correttezza di Carlos Alcaraz non è solo un dettaglio da annotare a margine di un match vinto. È un messaggio potente che arriva a chi guarda, a chi gioca, a chi insegna. E ricorda che, tra i tanti colpi che un campione può eseguire, il più raro e difficile resta sempre quello di saper essere leali, anche quando non conviene.

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