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La sindaca Zeller ci ricasca e infuria la polemica: dopo il tricolore cosa ha fatto ancora

Pubblicato: 02/06/2025 13:34

Il clima istituzionale in Alto Adige continua a infiammarsi. La questione dell’identità nazionale e del rispetto delle ricorrenze italiane torna a far discutere. Le celebrazioni ufficiali per la Festa della Repubblica a Bolzano diventano teatro di nuove tensioni. Il gesto simbolico e il comportamento della sindaca aprono un nuovo fronte politico.
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Negli ultimi anni il rapporto tra autonomia altoatesina e simboli dell’unità nazionale ha mostrato momenti delicati. Le ricorrenze ufficiali spesso diventano terreno di scontro tra sensibilità culturali diverse. Alcuni rappresentanti istituzionali, soprattutto di lingua tedesca, hanno più volte mostrato disagio nel partecipare ad atti solenni legati all’Italia unita.

Zeller indossa la fascia ma resta in silenzio

Oggi a Bolzano, durante le celebrazioni del 2 giugno, un gesto silenzioso ha attirato l’attenzione. Lo ha compiuto la sindaca di Merano, Katharina Zeller, già finita al centro delle polemiche per un episodio simile. Le immagini hanno fatto il giro dei media locali, suscitando nuove critiche da più fronti. Le reazioni non si sono fatte attendere.

Katharina Zeller, eletta con la Suedtiroler Volkspartei, ha partecipato alla cerimonia in piazza Walther a Bolzano. Ha indossato la fascia tricolore, ma al momento dell’Inno di Mameli ha scelto di non cantare. Un comportamento che ha riacceso le polemiche, proprio mentre la comunità celebrava la Festa della Repubblica.

Due settimane fa si era tolta la fascia

La polemica attuale segue a stretto giro quella di due settimane fa, quando la stessa Zeller, durante il suo insediamento a Merano, si era tolta volontariamente la fascia tricolore. Quel gesto aveva fatto parlare l’Italia intera. I commenti si erano moltiplicati, anche fuori dai confini provinciali, con reazioni indignate da parte di diversi esponenti politici.

Questa mattina, Zeller si trovava accanto a Luigi Spagnolli, senatore ed ex sindaco di centrosinistra, e a Marco Galateo, vice presidente della Provincia e rappresentante di Fratelli d’Italia. Proprio Galateo aveva già condannato il gesto precedente, definendolo un “atto irrispettoso e indegno del ruolo”. Le tensioni tra i presenti si sono percepite anche senza parole.

Fratelli d’Italia all’attacco

Il partito Fratelli d’Italia, già critico durante l’insediamento della sindaca, è tornato alla carica. Diversi rappresentanti hanno chiesto rispetto per i simboli nazionali. Alcuni hanno invocato anche l’intervento del governo. Il gesto della fascia accettata e dell’Inno ignorato è apparso a molti come una mezza concessione e una provocazione.

La sindaca Zeller, ancora agli inizi del suo mandato, si trova già a gestire una frattura politica profonda. Il tema dell’identità nazionale tocca un nervo scoperto in Alto Adige. I suoi comportamenti pubblici rischiano di appesantire il clima istituzionale e di minare i rapporti tra centro e periferia. Le ricadute politiche potrebbero non fermarsi a Merano.

Nessuna dichiarazione ufficiale

Al momento, Zeller non ha rilasciato dichiarazioni. Ha scelto di non commentare né di giustificare il proprio silenzio durante l’inno. Il suo staff mantiene il riserbo. L’impressione, però, è che il caso continuerà a far discutere nelle prossime settimane. Le opposizioni chiedono chiarimenti immediati e un’assunzione di responsabilità.

Nel giorno della Festa della Repubblica, quando le istituzioni celebrano l’unità del Paese, ogni dettaglio assume un significato forte. Il comportamento della sindaca di Merano spacca il dibattito e riapre una vecchia ferita. I simboli non bastano se mancano i gesti. E oggi, nel cuore di Bolzano, un silenzio ha fatto più rumore delle parole.

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