
La Lazio riparte da un nuovo allenatore a seguito della delusione della mancata qualificazione europea. Dopo una sola stagione si è interrotto il rapporto con Baroni, perché Roma, si sa, è città di passioni, e il clima è sempre in fermento. Così, la dirigenza ha deciso di operare un cambiamento che è, a un tempo, un ritorno al passato. Una scelta fatta rileggendo le pagine già scritte, e magari interrotte troppo presto.
L’annuncio ufficiale
Così, sulle rive del Tevere, è arrivato un annuncio che ha del clamoroso, anche se in fondo era nell’aria. La Lazio ha scelto: Maurizio Sarri torna sulla panchina biancoceleste, firmando un contratto biennale con opzione per il terzo anno.
La notizia, svelata quasi per caso, è stata resa pubblica da Angelo Fabiani, direttore sportivo del club. Fabiani ha confermato tutto in esclusiva all’Adnkronos, dopo essere stato intercettato dal direttore Davide Desario in un bar di Roma. Così, una chiacchierata informale di fronte a un caffè si è trasformata in un annuncio atteso da tutta la tifoseria.

Il ritorno del “Comandante”
Il ‘Comandante’, così lo chiamano i suoi fedelissimi, torna a guidare la squadra dopo l’addio del 2024, quando la sua prima avventura nella Capitale si concluse con molti rimpianti e qualche screzio. Ma ora il copione è diverso: Sarri è stato fortemente voluto, nonostante il corteggiamento della Fiorentina, e ha ottenuto dal presidente Claudio Lotito garanzie tecniche precise. Restano i pilastri della rosa, e il mercato, questa volta, seguirà le sue richieste.
La Lazio vuole tornare a volare in Europa, e per farlo si affida a un allenatore che ha sempre fatto perno su gioco e identità. Il contratto è stato siglato, e si fonda su una visione condivisa: costruire una squadra che non sia solo solida, ma anche riconoscibile, ambiziosa, scomoda per tutti. Un ritorno, sì. Ma con un orizzonte nuovo.