Il mondo dello sport è in lutto per la perdita della moglie del famoso sportivo. È venuta a mancare dopo una breve malattia, come annunciato dallo stesso campione su Instagram. Il suo messaggio, intriso di dolore e amore, ha scosso profondamente i cuori di atleti e appassionati.
«Vivrai per sempre nei nostri cuori. Grazie per tutto l’amore che ci hai dato, per il tuo splendido sorriso che illuminava ogni stanza. Mi spezza il cuore dover continuare senza di te, ma soprattutto sono davvero orgoglioso di essere tuo marito». Queste parole hanno risuonato in tutto l’universo sportivo, generando una valanga di messaggi di solidarietà e affetto.
Un amore al centro della vita
Daisy non era semplicemente “la moglie di un ciclista”. Era la roccia della famiglia Gesink, sempre al fianco di Robert durante la sua carriera. La loro storia d’amore, iniziata in giovane età, era costruita su valori forti e una vita semplice ma ricca di significato.
Purtroppo, una malattia improvvisa ha stravolto tutto, portando via Daisy in un breve lasso di tempo. Non sono stati divulgati dettagli sulle cause del decesso, lasciando un vuoto incolmabile.
Il cordoglio della comunità ciclistica
Il team Visma Lease a Bike, per il quale Gesink ha corso per molti anni, ha espresso il suo profondo dolore in un comunicato: «Gioia e dolore sono strettamente intrecciati per noi in queste ore. L’intera squadra è profondamente addolorata per la morte di Daisy, la moglie di Robert Gesink. I nostri pensieri sono con tutti i suoi cari in questo momento difficile e portiamo Daisy e la sua famiglia nel cuore».
Oltre al team, anche tanti ex compagni di squadra, rivali e fan hanno espresso il loro cordoglio pubblicamente. Figure di spicco come Tom Dumoulin e Bauke Mollema hanno condiviso messaggi di solidarietà sui social, dimostrando quanto Daisy fosse amata e rispettata.
Un silenzio che parla
La notizia della scomparsa di Daisy ha colto tutti di sorpresa, in un momento in cui nulla faceva presagire una tale tragedia. La comunità ciclistica si è fermata per rendere omaggio a Daisy, una figura discreta ma insostituibile per chi viveva il ciclismo da vicino.
Il rispetto e il silenzio che hanno seguito l’annuncio di Gesink testimoniano l’impatto profondo che Daisy ha avuto su tutti coloro che la conoscevano.