La tranquilla giornata di domenica si è trasformata in tragedia sulle rive del fiume Taro, nel Parmense, dove un uomo ha perso la vita dopo essersi tuffato nelle acque sotto il ponte dell’A1, in località Pontetaro, nel comune di Fontevivo. La zona, frequentata da famiglie e gruppi di amici in cerca di relax, è stata improvvisamente scossa da un allarme lanciato per la scomparsa di una persona nel fiume. L’uomo, secondo quanto riportato, si era immerso ma non era più riemerso, facendo temere il peggio. Le ricerche sono partite immediatamente con il coinvolgimento dei Vigili del Fuoco e dei sommozzatori, che dopo alcune ore hanno ritrovato il corpo senza vita.
Le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti sono tuttora in corso. La Polizia non esclude nessuna ipotesi e sta ascoltando le testimonianze dei presenti per capire cosa sia accaduto realmente in quei momenti concitati. Il fiume Taro, in quel tratto, è noto per le sue correnti insidiose e i cambi repentini di profondità, fattori che rendono potenzialmente pericolosi anche i bagni più innocui. Sul posto sono intervenuti anche i soccorritori del 118, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Rimane da chiarire se l’annegamento sia stato causato da un malore improvviso, come una congestione, o da altri motivi.
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Tragedia in acqua, muore a 34 anni per salvare dei bambini
Dietro la tragedia, però, si cela un gesto di estremo altruismo. L’uomo, infatti, non si sarebbe tuffato per gioco o per sfida, ma per cercare di aiutare alcuni bambini in difficoltà nell’acqua. La scena, raccontata da chi era presente, è drammatica e toccante: i bambini stavano facendo il bagno e, a un certo punto, qualcuno ha notato che non riuscivano più a tornare a riva. È stato in quel momento che l’uomo, insieme ad altri adulti, si è precipitato in loro soccorso.

Solo dopo ore di apprensione si è saputo chi era la vittima. Si tratta di un cittadino moldavo di 34 anni, residente a Parma. Secondo quanto ricostruito, stava trascorrendo una giornata di festa sotto il ponte insieme a un gruppo di connazionali. Avevano organizzato un pranzo all’aperto, una tavolata come tante in quelle calde domeniche d’inizio estate. Quando ha visto i bambini in difficoltà, non ha esitato a lanciarsi in acqua per cercare di salvarli. Un gesto eroico che, purtroppo, gli è costato la vita.
La comunità moldava a Parma è sotto shock, così come tutte le persone che si trovavano sul posto e che hanno assistito impotenti alla tragedia. Le autorità stanno ora valutando anche la possibilità di rafforzare i controlli in quelle aree lungo il fiume particolarmente frequentate nella bella stagione, affinché episodi simili non si ripetano. Ma nulla potrà restituire la vita a quell’uomo che ha pagato con la morte il suo tentativo di salvare degli innocenti.