
Lorenzo Musetti ha danzato sulla terra rossa come su un palcoscenico. Il Centrale lo ha accompagnato tra colpi in corsa, silenzi carichi e applausi crescenti. Prima un passante imprendibile, poi un lungolinea che sembrava uscito da un sogno, infine quell’urlo liberatorio dopo tre ore di battaglia. L’azzurro ha sconfitto Holger Rune con il punteggio di 7-5, 3-6, 6-3, 6-1, staccando il pass per i quarti di finale del Roland Garros.
Un match nervoso e scintillante
La partita è iniziata con un break immediato, firmato Musetti, che ha imposto da subito un ritmo alto, approfittando di un Rune falloso e nervoso. Il danese ha provato a rientrare, e il primo set è diventato una lotta punto su punto, chiusa da Musetti sul 7-5 grazie a un servizio finalmente incisivo. Il secondo parziale ha visto Rune reagire con più solidità e colpi profondi, strappando il 6-3 e riportando l’equilibrio.
Dal terzo set, dominio azzurro
Ma è nel terzo set che Musetti ha cambiato marcia. Più lucido, più aggressivo, ha iniziato a leggere il gioco del rivale con anticipo e intelligenza, salendo rapidamente sul 3-0 e chiudendo 6-3 con un tennis vario e imprevedibile. Rune, innervosito da uno scambio al limite della sportività, ha progressivamente perso sicurezza. Il quarto set è stato un assolo: due break consecutivi, colpi di pura fantasia, e un 6-1 che ha sancito il trionfo.
Ora sfida a Frances Tiafoe
Musetti affronterà nei quarti lo statunitense Frances Tiafoe, undicesima testa di serie, in una sfida che promette spettacolo. Per l’azzurro si tratta della sua miglior corsa parigina di sempre. “Ho giocato con il cuore, volevo questa vittoria” ha detto subito dopo il match. Il pubblico lo ha ripagato con una standing ovation. E Parigi, almeno per una notte, si è riscoperta tutta italiana.