
Il 6 giugno a Oslo, la nazionale italiana di calcio, guidata da Luciano Spalletti, si troverà di fronte a una sfida già in parte decisiva: la qualificazione al Mondiale 2026 dipende in buona parte da questa partita, un vero e proprio spartiacque per il futuro azzurro. Un incontro che promette emozioni e che vede l’Italia in difficoltà per le assenze in difesa e la stanchezza, ma che potrebbe anche rappresentare un nuovo inizio.
Le parole di Buffon e il caso Acerbi
Alla vigilia della sfida le dichiarazioni di Gianluigi Buffon sul caso Acerbi hanno fatto scalpore. “Un giocatore non dice no a Spalletti, ma a qualcosa di più grosso che è l’Italia“, ha affermato il Capo Delegazione della Nazionale. Questo episodio ha aggiunto ulteriore tensione a Coverciano. Acerbi ha declinato la convocazione, lamentando una “mancanza di rispetto” da parte del Mister.
La qualificazione al Mondiale 2026, che si terrà in Stati Uniti, Messico e Canada, lascia poco spazio agli errori. L’Italia, che non ha ancora iniziato il suo cammino nel girone, è a zero punti, mentre la Norvegia è già a sei. La sfida di Oslo è uno snodo fondamentale per non essere costretti a inseguire e per evitare la giostra dei playoff.
Una difesa da reinventare
Non solo pressioni esterne, ma anche interne: Spalletti deve fare i conti con un reparto difensivo in emergenza. L’assenza di Acerbi e la partenza di Buongiorno per infortunio mettono alla prova il Ct, che affiderà la retroguardia a Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori. Un trio solido, ma che dovrà fare i conti con il ciclone Haaland.

Gli strascichi della finale di Champions si fanno sentire: i giocatori dell’Inter come Barella, Bastoni e Frattesi sono arrivati al ritiro mentalmente scarichi dopo il disastro di Monaco. Spalletti punta a restituire fiducia ai suoi uomini, e confida nel portiere Gigi Donnarumma, vero leader dello spogliatoio, reduce da una stagione trionfale al PSG.
Verso una nuova sfida
Il calendario non concede tregua. Dopo la Norvegia, l’Italia affronterà la Moldova a Reggio Emilia. Sarà fondamentale arrivare a questo appuntamento con un risultato positivo in tasca, per affrontare con maggiore serenità le sfide future. Di fronte a una Norvegia solida e talentuosa, l’Italia dovrà riscoprire la propria cifra tecnica e far valere il suo blasone appannato da due mancate qualificazioni ai Mondiali.