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Inter, il giorno della verità per Inzaghi: cosa vuole fare Marotta

Pubblicato: 03/06/2025 09:26

La sconfitta 5-0 contro il PSG nella finale di Champions League ha lasciato un segno indelebile nell’anima dell’Inter. Ma, più di tutto, ha acceso i riflettori sul futuro di Simone Inzaghi e la sua relazione con la dirigenza del club. A Milano si attende un incontro che potrebbe segnare una svolta cruciale, senza drammi ma con molta tensione. Sarà un momento decisivo per il tecnico e la società.

Inzaghi e l’Al-Hilal: il club saudita è fiducioso di ottenere il sì dell’allenatore per il ruolo di nuovo tecnico. Inzaghi incontrerà l’Inter per discutere il suo futuro, mentre l’Al-Hilal attende con ottimismo, pronto a firmare anche tre grandi giocatori.

Parole di fiducia, ma i dubbi restano

La linea ufficiale dell’Inter è chiara: Simone Inzaghi ha il pieno supporto della società, anche dopo il pesante ko contro il PSG. Marotta e il club lo hanno ribadito, ma i dubbi emergono dalle parole dello stesso Inzaghi. La sua esitazione sull’ipotesi Al-Hilal e il “non so rispondere” riguardo al Mondiale per Club lasciano spazio a incertezze.

Le richieste di Inzaghi

Se Inzaghi ha l’opportunità dell’Al-Hilal, l’Inter non ha un piano alternativo solido. Cesc Fabregas intriga ma resta un’incognita, De Zerbi è legato al Marsiglia, mentre Chivu e Vieira non offrono la sicurezza necessaria. Thiago Motta era l’unica opzione credibile, ma sembra destinato alla Juventus. Nessuna delle parti sembra avere la soluzione ideale.

La decisione finale spetta a Inzaghi, ma anche la società è chiamata a prendere posizione. L’allenatore, indeciso se restare, chiede garanzie: un mercato ambizioso, maggior protezione a livello mediatico e istituzionale, e un rinnovo fino al 2028 per stabilità. Richieste che non sono certo di poco conto.

Chi rischia di più?

Se Inzaghi decidesse di accettare l’offerta dell’Al-Hilal, lo farebbe per motivi economici irrinunciabili, con l’approvazione della famiglia e un’Inter che sembra priva di un successore convincente. Nonostante la sconfitta contro il PSG, il suo bilancio rimane positivo con sei trofei, due finali europee e un saldo di mercato notevole. È davvero lui il punto debole? O sarà l’Inter a perdere di più in questa situazione?

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