Vai al contenuto

Italia. L’agguato, poi il colpo feroce alla testa: medico crolla davanti all’ospedale

Pubblicato: 03/06/2025 16:25

Nelle professioni sanitarie, spesso si parla di stress, turni lunghi, carichi emotivi pesanti. Ma raramente si pensa al pericolo che può arrivare in modo improvviso e inspiegabile. È quanto accaduto a un professionista che, dopo aver concluso il proprio turno in ospedale, si è trovato vittima di un’aggressione brutale, apparentemente senza alcun motivo.

Il fatto è avvenuto all’esterno della struttura dove lavorava. Dopo aver lasciato il reparto, stava per raggiungere la propria auto quando è stato colpito alle spalle da qualcuno armato di una spranga. Un gesto vigliacco e violento, compiuto nell’oscurità, che ha lasciato il medico a terra privo di sensi. A trovarlo e soccorrerlo è stata una donna di passaggio, che ha dato l’allarme.

Colpito alla testa con una spranga

Il grave episodio si è verificato lunedì sera nella zona parcheggio dell’ospedale di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. La vittima è un medico di 43 anni, che aveva appena terminato il proprio turno al Pronto soccorso. Non appena è stato soccorso, è stato trasferito all’interno dello stesso ospedale dove è stato sottoposto a osservazione per l’intera notte. Fortunatamente, le sue condizioni si sono stabilizzate e ha potuto lasciare la struttura con una prognosi di 30 giorni.

Colpito alla nuca con violenza, il medico non ricorda nulla dell’aggressione. Nessun segnale premonitore, nessun episodio critico durante il turno che possa far pensare a un gesto di ritorsione da parte di un paziente o familiare. Le prime ricostruzioni parlano infatti di un turno di lavoro relativamente tranquillo, privo di situazioni tese o problematiche.

Indagini in corso, si analizzano i filmati

I carabinieri stanno indagando per far luce sull’accaduto. Tra le ipotesi: una vendetta premeditata, un’aggressione per motivi personali o un gesto insensato. Saranno le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nell’area a fornire, si spera, elementi utili a identificare il responsabile.

Intanto cresce l’indignazione nel mondo sanitario. Un’aggressione come questa non può essere tollerata, soprattutto in un contesto dove medici e infermieri si dedicano ogni giorno alla salute pubblica. «Siamo sconvolti. La sicurezza di chi cura deve essere una priorità», commenta un collega del professionista ferito.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2025 16:43

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure