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Le Iene, il servizio su Garlasco: “Chiara aveva un altro uomo, ecco chi è”

Pubblicato: 03/06/2025 23:31

Le Iene tornano ad accendere i riflettori su uno dei casi più intricati e controversi della cronaca italiana: l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. A distanza di quasi vent’anni, la vicenda continua a sollevare domande e sospetti, tra verità parziali, piste abbandonate e nuovi elementi che potrebbero riaprire clamorosamente il caso.

Nel nuovo servizio firmato da Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, emergono testimonianze inedite e ricostruzioni che rimettono in discussione certezze consolidate. Tra i protagonisti dell’inchiesta, per la prima volta dopo anni di silenzio, parla anche Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, l’amico della vittima coinvolto marginalmente nelle indagini ma mai formalmente accusato.

L’avvocato di Sempio: “È tutto fumo negli occhi”

Lovati non usa mezzi termini:
«Le accuse contro Sempio? Per me è solo fumo negli occhi», dichiara.
Secondo il legale, l’evoluzione tecnologica potrebbe oggi fare chiarezza dove prima c’erano solo ombre:
«La scienza ha fatto progressi – anche se non eravamo nel Medioevo».
E sull’assenza all’interrogatorio del 2017, risponde secco:
«Perché avrebbe dovuto? Sempio è innocente».

L’avvocato rincara la dose, puntando il dito contro errori e omissioni delle prime indagini:
«Chiara aveva scoperto la pedofilia a Garlasco e l’organizzazione che tratta gli esseri umani, per questo l’hanno uccisa».

Una relazione nascosta e dubbi su vecchi alibi

Emergono anche voci di paese che parlano di una presunta relazione tra Chiara e un uomo adulto del luogo, estraneo a Alberto Stasi, l’ex fidanzato condannato in via definitiva. Il nome dell’uomo, omesso nel servizio, è stato citato da un testimone oggi deceduto:
«Si mormora a Garlasco che ci sia un uomo… Se lo dite vi denuncio».

Lovati sposta poi l’attenzione sul padre della vittima:
«Marco Poggi era in vacanza? Poteva tornare in due ore», insinuando dubbi anche su quell’alibi.

La madre di Stasi: “Solo la verità ci darà pace”

Anche Rosa Bazzi, madre di Alberto, ha preso la parola nel servizio, esprimendo un dolore ancora vivo:
«Vogliamo solo che venga detta tutta la verità».

In passato, aveva dichiarato:
«È un’ingiustizia totale. Non riesco ad affrontare la cosa. Con la mamma di Chiara non ho rapporti. Qualcuno potrebbe avere l’umiltà di dire “scusate, abbiamo sbagliato”». Garlasco continua a essere un enigma. Un luogo che, sotto la quiete, custodisce verità che ancora non hanno trovato voce.

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