
La notizia tanto attesa dai tifosi dell’Inter è arrivata: Simone Inzaghi ha preso una decisione. E non è quella che una metà della tifoseria sperava (mentre l’altra metà non vedeva di buon occhio l’opzione opposta). Il popolo nerazzurro era diviso, dopo un finale di stagione in cui la squadra ha perso tutti i trofei che sperava di raggiungere.
Ebbene, l’ormai ex allenatore dell’Inter si è dimesso, scegliendo di accettare l’offerta mostruosa, almeno economicamente, che gli è arrivata due mesi fa dall’Arabia. Un annuncio forse atteso, ma non per questo meno dirompente. Quattro anni esatti dopo l’inizio di un’avventura intensa, a volte vincente, arriva la parola fine. L’Inter si ritrova improvvisamente a un bivio, a dover ripensare sé stessa a partire dalla guida tecnica. E il tempo per farlo è pochissimo.
Una separazione maturata in questi mesi
Il vertice di oggi ha sancito ciò che ormai da ore aleggiava con insistenza nell’aria nerazzurra. Il tecnico ha comunicato alla dirigenza la volontà di interrompere il rapporto con il club, anticipando la scadenza naturale del contratto fissata al 2026. Una decisione che arriva dopo una stagionechiusa con uno schiaffo doloroso — il 5-0 nella finale di Champions League.
Alla base della scelta, non solo la delusione sportiva, ma soprattutto un logoramento emotivo, il desiderio di voltare pagina, di vivere una nuova esperienza lontano dalla pressione costante della panchina nerazzurra. Non c’entra la finale Champions, anche se forse ha influito: il tecnico aveva già deciso da tempo, almeno questa è l’impressione.
Al Mondiale per Club, ma con un’altra squadra
Non ci sarà attesa: la nuova avventura comincerà subito. Il tecnico partirà già in questo fine settimana per Miami, dove inizierà ufficialmente la sua esperienza alla guida del club arabo, che esordirà il 18 giugno contro il Real Madrid. L’accordo è blindato, l’entusiasmo alto, la posta in palio altissima.

Ora il pensiero va al futuro. E l’Inter non può permettersi di restare ferma: l’11 giugno la squadra volerà a Los Angeles per preparare il proprio esordio al Mondiale per club. Serve un nuovo allenatore, e serve in fretta.
Fabregas o De Zerbi? Lo spagnolo in netto vantaggio
Il primo nome sulla lista è quello di Cesc Fabregas, attualmente legato al Como. I primi contatti risalgono già a qualche giorno fa, dopo l’ultima giornata di campionato giocata proprio fra nerazzurri e lariani. Fabregas piace per la sua mentalità, il suo carisma e l’idea di calcio moderno che incarna.
Dietro di lui Roberto De Zerbi, che però ha appena rinnovato con il Marsiglia. Stamattina il tecnico italiano ha dribblato le voci con un “non mi ha chiamato nessun club”, ma l’ombra dell’Inter potrebbe allungarsi su di lui in caso di stallo.
In un’estate che si annuncia rovente, la scelta dell’allenatore sarà la prima pietra per la nuova partenza del club. L’Inter saluta un allenatore che ha lasciato un segno profondo e guarda avanti, con l’urgenza e la fame tipiche di un club che vuole continuare a vincere. O, visto questo finale di stagione sfortunato, ricominciare a farlo.