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Decreto sicurezza, seduta sospesa durante voto finale: senatori Pd-M5S-Avs seduti per terra per protesta

Pubblicato: 04/06/2025 11:43
decreto sicurezza senatori terra

Nel cuore dell’Aula del Senato, la scena è surreale: tutti seduti a terra, con le gambe incrociate e le spalle rivolte verso i banchi del governo. È la forma di protesta scelta dalle opposizioni per contestare l’approvazione del decreto sicurezza, un provvedimento che ha generato forte tensione tra i gruppi parlamentari. La maggioranza rumoreggia, il presidente Ignazio La Russa ironizza, ma intanto si consuma una giornata di profondo scontro istituzionale.
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Occupazione pacifica e accuse alla maggioranza

Il gesto simbolico delle opposizioni arriva all’inizio di una seduta destinata a entrare nel vivo della discussione sul Dl sicurezza, che il governo ha deciso di approvare con il voto di fiducia. Un atto che le forze di minoranza definiscono una forzatura istituzionale, considerando che il provvedimento è stato sottratto all’iter parlamentare regolare per essere approvato in Consiglio dei ministri con urgenza, lo scorso aprile.

La protesta si fa sentire con forza: Avs parla di “decreto dell’orrore”, mentre i senatori del Partito Democratico lo definiscono “una vergogna assoluta” che svela l’idea che la destra ha della sicurezza e del dissenso. I gruppi di minoranza accusano la maggioranza non solo per il contenuto del decreto, ma anche per i metodi adottati per affrettarne l’approvazione, saltando la discussione sugli emendamenti già in commissione.

Le parole di Boccia e le polemiche su Berrino

A sollevare ulteriore indignazione è l’intervento del senatore di Fratelli d’Italia, Berrino, che in aula ha dichiarato: “Le donne che fanno figli per rubare non sono degne di farlo e se un giudice reputa che un bambino possa stare più sicuro in carcere che a casa con genitori che li concepiscono per andare a delinquere forse è giusto così”.

Parole che suscitano sdegno e diventano il punto focale dell’attacco del capogruppo Pd Francesco Boccia, che punta il dito contro quello che definisce un “senso aberrante della sicurezza” promosso da Fratelli d’Italia, partito della premier Giorgia Meloni. “Donna, madre, cristiana”, ribadisce Boccia in tono polemico, sottolineando come la visione della destra non tenga conto dei diritti fondamentali dei bambini e delle famiglie in difficoltà.

La resistenza passiva del M5S

Anche il Movimento 5 Stelle partecipa alla protesta. La vicecapogruppo Alessandra Maiorino rivendica l’occupazione pacifica dell’emiciclo come forma di resistenza passiva, dichiarando che si tratta proprio di quelle condotte che il Dl sicurezza punta a criminalizzare. “Stiamo difendendo la libertà di espressione e la possibilità per i più deboli di far sentire la propria voce”, afferma Maiorino.

Secondo le opposizioni, l’obiettivo del decreto è quello di reprimere ogni forma di dissenso, privando la società civile di strumenti fondamentali per manifestare il proprio pensiero, soprattutto in un periodo in cui il conflitto sociale è in aumento e la richiesta di giustizia è sempre più forte.

La Russa sospende la seduta dopo le tensioni

Dopo i momenti concitati e le grida di “vergogna” che si sono levate dall’aula, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha provato a minimizzare la portata della protesta, ironizzando sulla scena: “A terra va bene, non è neanche la prima volta che succede qui. Ma basta che stiate in silenzio, ecco, alzate pure le mani in segno di resa”. Una battuta che ha solo aumentato l’irritazione degli esponenti della minoranza.

La situazione ha costretto l’apertura di una conferenza dei capigruppo e la successiva sospensione della seduta, segno che la tensione in Aula non accenna a diminuire. L’opposizione non arretra e annuncia nuove iniziative per contrastare l’approvazione di quello che considerano un provvedimento autoritarista e liberticida.

Nel frattempo, la maggioranza tira dritto, decisa a blindare il decreto con il voto di fiducia, nella convinzione che questo rappresenti un caposaldo del proprio programma di governo sulla sicurezza. Ma le immagini degli esponenti della minoranza seduti a terra rimangono, più che una semplice protesta, una fotografia del clima politico attuale, segnato da spaccature profonde e da un dibattito sempre più polarizzato.

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