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Garlasco, le intercettazioni che potrebbero cambiare tutto: Sempio nel mirino

Pubblicato: 04/06/2025 18:08
intercettazioni sempio

Il delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007 con l’omicidio di Chiara Poggi, ha rappresentato uno dei casi giudiziari più complessi e discussi in Italia. Nonostante la condanna definitiva del fidanzato Alberto Stasi nel 2015, nuove indagini hanno riacceso l’attenzione sul caso, focalizzandosi su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Le intercettazioni ambientali e telefoniche, insieme ad altri elementi, hanno sollevato interrogativi sulla sua posizione.

Garlasco, le intercettazioni su Sempio

Le intercettazioni ambientali tra Andrea Sempio e suo padre hanno rivelato discrepanze significative nelle dichiarazioni riguardanti lo scontrino del parcheggio, elemento chiave nell’alibi di Sempio. In una conversazione registrata, Sempio ammette: “Ne abbiamo cannata una, che io ho detto che lo scontrino era stato ritrovato dopo che ero stato sentito, tu hai detto che l’abbiamo ritrovato prima” . Queste incongruenze hanno alimentato dubbi sulla veridicità dell’alibi fornito.

Lo scontrino del parcheggio a Vigevano, datato 13 agosto 2007 alle 10:18, è stato presentato come prova dell’assenza di Sempio da Garlasco al momento del delitto. Tuttavia, il ritrovamento dello scontrino, avvenuto oltre un anno dopo l’omicidio, e le discrepanze nelle dichiarazioni dei genitori di Sempio riguardo al momento del ritrovamento, hanno sollevato sospetti. Inoltre, l’analisi delle celle telefoniche ha mostrato che il cellulare di Sempio non si è mai agganciato a una cella di Vigevano durante il periodo in questione, ma è rimasto collegato a quelle di Garlasco.

Andrea Sempio ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio di Chiara Poggi. Le intercettazioni mostrano un uomo frustrato dalla pressione mediatica e dalle speculazioni sul suo conto. In una conversazione del 2007, Sempio esprime il suo disprezzo per l’opinione pubblica, definendola “popolo bue”, e manifesta la sua determinazione a non farsi influenzare dalle critiche esterne.

Particolarmente significativa è una conversazione, sempre intercettata in auto, dove Sempio cerca di smontare la traccia genetica trovata sulle unghie della vittima: “Questa me**a di Dna, ma cosa state dicendo… ma il fatto è che ormai alla gente piace discutere su quello, perché se tu parti dal presupposto che c’è il mio Dna allora puoi discutere su tante cose… come c’è rimasto, se non c’è rimasto, come ha fatto a trasmettersi, se è vero che può essere rimasto… incomprensibile… se era un’aggressione, se era sopra, se era sotto… quelle min**iate lì”.

Le chiamate a casa Poggi

Le telefonate effettuate da Sempio al numero fisso di casa Poggi nei giorni precedenti il delitto hanno attirato l’attenzione degli inquirenti. In particolare, una chiamata dell’8 agosto 2007, in cui Sempio cercava l’amico Marco, fratello di Chiara, è stata interpretata come un tentativo di contatto con la vittima. Sempio ha dichiarato che Chiara rispose alla chiamata, informandolo dell’assenza del fratello. Questi contatti sono stati analizzati per valutare la natura del rapporto tra Sempio e Chiara.

Nel 2025, la Procura di Pavia ha disposto nuove analisi su reperti precedentemente non esaminati, tra cui impronte digitali e tracce di DNA. Queste indagini mirano a verificare eventuali corrispondenze con il profilo genetico di Sempio. Inoltre, sono state riesaminate le intercettazioni e le testimonianze dell’epoca per identificare eventuali incongruenze o elementi trascurati.

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