Vai al contenuto

Escursionista disperso da giorni: l’appello drammatico degli amici

Pubblicato: 04/06/2025 15:03
Luca Gerbino disperso Monte Bo

Camminare in montagna è per molti una scelta di libertà, un modo per prendersi una pausa dal mondo, per respirare in solitudine tra le cime e il vento. C’è chi parte all’alba, zaino in spalla, deciso a sfidare un sentiero impegnativo. Altri lo fanno per ritrovare se stessi, per mettere ordine nei pensieri, o semplicemente per seguire una passione coltivata da anni. La montagna, maestra severa, accoglie tutti, ma non sempre restituisce ciò che trattiene.

Il tempo che si ferma nell’attesa

Nel silenzio dei boschi e dei crinali, ogni passo lascia una traccia, ogni deviazione può fare la differenza. Quando un’escursione si prolunga oltre il previsto, il tempo si dilata in modo crudele. Chi attende a casa comincia a preoccuparsi, poi a temere il peggio. Gli orologi si fermano, i telefoni squillano a vuoto. Intanto, i soccorritori si muovono, implacabili, nella speranza di trovare un indizio, un segnale, qualcosa che riporti la persona scomparsa tra le braccia dei suoi cari.

Dieci giorni senza notizie di Luca Gerbino

È quello che sta accadendo da dieci giorni nella zona del Monte Bo, al confine tra il Biellese e la Valsesia, dove si concentrano le ricerche di Luca Gerbino, 60 anni, residente a Cavallirio (Novara) ma domiciliato a Gattinara, nel Vercellese. Domenica 25 maggio, Gerbino è salito da solo verso la cima, partendo da Piedicavallo, senza più fare ritorno. Da allora non si hanno più notizie di lui.

Le ricerche in corso tra Biellese e Valsesia

Le operazioni di ricerca si sono attivate immediatamente e proseguono senza sosta con il supporto del soccorso alpino, dei vigili del fuoco e delle squadre della guardia di finanza. I soccorritori stanno perlustrando entrambi i versanti della montagna, quello biellese e quello valsesiano, ma finora senza successo. Le condizioni atmosferiche variabili e l’impervietà del terreno stanno rendendo estremamente complicate le operazioni.

L’appello degli amici e i dettagli sull’equipaggiamento

Gli amici, devastati dall’angoscia, hanno lanciato un appello pubblico sui social, chiedendo a chiunque fosse passato da quei sentieri tra il 25 e il 27 maggio di farsi avanti, anche con un semplice ricordo o una segnalazione. “Vi prego, vi scongiuro, dateci una mano”, si legge nel messaggio. Al momento della partenza, Luca indossava una maglietta grigio/gialla e portava con sé uno zaino arancione della Mammut, dettagli che potrebbero risultare decisivi per un eventuale riconoscimento.

Nessun segnale, solo ipotesi

Benché esperto di montagna, Gerbino potrebbe essere stato colto da un malore, da un incidente o da una disorientazione improvvisa. Il fatto che non sia rientrato e che nessun segnale sia stato finora rintracciato dai dispositivi rende ancora più angosciante l’attesa.

La comunità spera, la montagna tace

La Procura ha già acquisito le prime informazioni ma per ora non ci sono elementi che facciano pensare ad altro se non a un tragico incidente in montagna. Nel frattempo, la comunità di Gattinara e Cavallirio si stringe attorno alla famiglia dell’uomo, sperando ancora in un miracolo. La montagna tace, ma la speranza continua a salire insieme a ogni squadra di ricerca che affronta quei sentieri.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure