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Tommaso non ha retto al dolore: una famiglia distrutta. E solo pochi mesi fa il fratello… un’altra tragedia atroce

Pubblicato: 04/06/2025 09:21

Era preoccupato per la scuola e si portava dentro un dolore ancora troppo forte, quello del fratello più grande venuto a mancare da poco per un malore improvviso. Tommaso Zamperoni, studente 20enne di Asolo, in provincia di Treviso, ha compiuto un gesto disperato: non ha lasciato alcun biglietto per spiegare, il suo corpo è stato trovato a poche centinaia di metri dall’abitazione in cui abitava con i genitori.

È stato suo padre, uscito a cercarlo in bici, a vedere per primo il corpo. Un gesto che ha gettato nella disperazione papà Roberto, mamma Lucia e la sorella, che solo 9 mesi fa erano stati colpiti da un altro grave lutto. Nell’agosto 2024 era scomparso anche Edoardo, il fratello più grande, spentosi nel sonno a soli 21 anni. Per tutta la giornata di ieri, amici e parenti hanno fatto visita alla famiglia di Tommaso.

Il papà Roberto è una persona molto conosciuta in città: impresario edile, è anche vicepresidente dell’Avis asolano ed è stato animatore nella parrocchia del duomo. Nonostante alcune difficoltà, niente faceva pensare a un malessere psicologico così grave. «

«Tommaso frequentava l’ultimo anno all’istituto Martini di Castelfranco. L’indirizzo amministrazione, finanza e marketing. Era già stato bocciato in passato e aveva paura anche per quest’anno. Noi gli abbiamo sempre ripetuto che non aveva importanza» ha detto il padre, scosso, dopo la tragedia. Una volta finita la scuola, Tommaso aveva progettato di andare a trovare la sua ragazza a Londra.

«Andava a camminare la mattina presto, ma di solito Tommaso era molto puntuale: alle 6.15 rientrava a casa. Non vedendolo tornare, ho preso la macchina e sono andato a controllare in un vicino supermercato, dove so esserci il distributore di sigarette. Non trovandolo, sono tornato a casa e ho preso la bicicletta, dato che Tommaso percorreva spesso sentieri ciclopedonali».

All’altezza della passerella di metallo che oltrepassa il torrente Muson, adiacente alla strada provinciale 248, Roberto ha visto il corpo ormai privo di vita del figlio, notato anche da alcuni automobilisti. Sul posto sono giunti le forze dell’ordine e sanitari, che non hanno potuto che constatare il decesso del ragazzo. Erano presenti anche i sindaci di Asolo, Franco Dalla Rosa, e di Fonte, Matthew Sommadossi, in quanto il torrente segna il confine tra i due comuni e nei primi momenti non era chiara l’identità della vittima.

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