
Una nuova polemica social coinvolge il virologo Roberto Burioni e la showgirl Heather Parisi, in un botta e risposta che ha sollevato un’ondata di reazioni sul web. A innescare la discussione è stato un post pubblicato da Burioni, che si è espresso con toni sarcastici sul significato del termine “plié”, un movimento classico della danza. La questione, apparentemente tecnica, si è rapidamente trasformata in uno scontro acceso dai toni personali, con la rete che si è divisa tra sostenitori e critici.
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«Anche se @heather_parisivi dice il contrario perché ha i suoi vili interessi, il plié (foto) è un movimento in cui la danzatrice salta leggermente verso l’alto per prendere slancio prima di eseguire una pirouette o un jeté, e viene spesso usato per aumentare l’altezza del salto», ha scritto Burioni su X (ex Twitter), accompagnando il testo con un’immagine illustrativa del movimento.
La frase, contenente un chiaro riferimento polemico a Heather Parisi, ha suscitato una valanga di commenti, alcuni di sostegno, molti altri di condanna. Le parole del medico sono state giudicate da diversi utenti come fuori luogo e ossessive, soprattutto per il tono sprezzante nei confronti dell’ex ballerina.
Anche se @heather_parisi vi dice il contrario perché ha i suoi vili interessi, il plié (foto) è un movimento in cui la danzatrice salta leggermente verso l'alto per prendere slancio prima di eseguire una pirouette o un jeté, e viene spesso usato per aumentare l’altezza del salto. pic.twitter.com/LTYw6CwYQX
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) June 4, 2025
“Sorcio”: la risposta tagliente di una utente diventa virale
Tra i tanti interventi critici, spicca quello di una utente che ha scritto: «Lei è veramente imbarazzante, ridicolo e morboso nei confronti della signora @heather_parisi. Credevo che uno scienziato spendesse il proprio tempo in maniera utile per sé e per gli altri, non prendendo in giro la gente. Uno scienziato appunto… Sorcio».
Il termine finale, “sorcio”, ha attirato l’attenzione di molti, diventando il simbolo della frustrazione di parte del pubblico verso un atteggiamento percepito come poco consono a una figura accademica di rilievo. Non si tratta della prima occasione in cui Burioni viene criticato per il suo uso ironico e pungente dei social, ma questa volta l’oggetto dello scontro – un dettaglio di tecnica coreutica – ha suscitato un certo sconcerto, proprio per l’apparente futilità del tema e per il bersaglio specifico della sua ironia.
Un confronto sbilanciato e la strana piega dello scontro
A colpire gran parte degli utenti è stata soprattutto la tenacia con cui Burioni ha attaccato Heather Parisi, accusandola implicitamente di mentire per interesse personale e arrivando a insinuare scarsa competenza nel proprio campo. Un’affermazione che molti hanno giudicato ingiustificata, vista la lunga carriera della showgirl proprio nel mondo della danza classica e televisiva.
Il riferimento ai “vili interessi” è stato percepito come un ulteriore colpo basso. Alcuni utenti si sono chiesti se sia appropriato che un professore universitario e divulgatore scientifico utilizzi il proprio seguito per deridere personaggi pubblici su temi che esulano dal suo ambito di competenza. Altri, invece, hanno difeso la libertà di Burioni di esprimersi anche su argomenti leggeri, interpretando il suo messaggio come una battuta scherzosa mal recepita dal pubblico.
… per i troll di Cicale e Ballerina, il virgolettato è riferito alle parole di @RobertKennedyJr
— Heather Parisi 🤐 (@heather_parisi) June 4, 2025
"Negli studi scientifici non c'è replicazione e quindi c'è un grande incentivo a barare
Siccome gli studi sono finanziati da Big Pharma se non vanno come vogliono non vengono… pic.twitter.com/G4j4twwFzE
Una vicenda che accende il dibattito sul ruolo pubblico degli scienziati
L’intera vicenda ha riaperto il dibattito sull’etica della comunicazione scientifica e sul ruolo pubblico dei ricercatori nell’era dei social. Se è vero che la popolarità online di alcune figure del mondo accademico si è consolidata anche grazie all’uso brillante e provocatorio dei nuovi media, è altrettanto vero che la credibilità di uno scienziato passa anche per il tono e la misura dei suoi interventi.
Nel frattempo, Heather Parisi non ha ancora replicato direttamente al post, ma la sua community ha fatto sentire forte il proprio dissenso. E mentre il dibattito infiamma, la questione del plié resta sullo sfondo, trasformata da termine tecnico a miccia per uno scontro che parla molto più di ego digitale, immagine pubblica e limiti della satira, che non di danza.