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Condizionatori, quando va cambiato il gas e come. Guida pratica per un impianto efficiente e sicuro

Pubblicato: 05/06/2025 08:58
gas condizionatore

Con l’arrivo dell’estate, il condizionatore diventa uno degli elettrodomestici più usati in casa e in ufficio. Ma per garantire il massimo delle prestazioni e consumi contenuti, è fondamentale sapere come e quando ricaricare il gas del condizionatore. In questa guida ti spieghiamo tutto ciò che c’è da sapere per mantenere efficiente il tuo impianto. Partiamo col dire che il gas refrigerante è una sostanza che permette al condizionatore di raffreddare o riscaldare l’aria. Passando da uno stato liquido a uno gassoso (e viceversa), il gas assorbe e rilascia calore, rendendo possibile il funzionamento dell’impianto. I tipi di gas più comuni sono:
R410A: ampiamente usato nei condizionatori di vecchia generazione.
R32: più efficiente e con minore impatto ambientale, utilizzato nei modelli più recenti.
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Quando è necessario ricaricare il gas del condizionatore?

A differenza di quanto si possa pensare, il gas refrigerante non si consuma. Tuttavia, può fuoriuscire a causa di microperdite o difetti di installazione. Ecco i segnali più comuni che indicano la necessità di una ricarica:
– Il condizionatore non raffredda o lo fa molto poco.
– Si notano soffi di aria calda anche in modalità freddo.
– L’unità interna o esterna produce rumori anomali.
– L’apparecchio consuma più energia del solito.
– Si forma ghiaccio sulla serpentina dell’unità interna.
Ogni quanto tempo va ricaricato il gas del condizionatore? Non esiste un intervallo fisso. In condizioni normali, non è necessario ricaricare frequentemente. Tuttavia, se noti uno dei sintomi elencati sopra, è bene far controllare l’impianto da un tecnico certificato.
Controlli periodici consigliati: ogni 12-24 mesi per condizionatori usati intensamente; olmeno ogni 2-3 anni in caso di uso occasionale.

Come si ricarica il gas del condizionatore?

La ricarica del gas non è un’operazione fai da te. Deve essere effettuata da un tecnico specializzato e in possesso del patentino F-GAS, in conformità alla normativa europea sui gas fluorurati. Le fasi dell’intervento prevedono:
1) Controllo delle perdite: fondamentale per evitare che il nuovo gas si disperda.
2) Recupero del gas residuo (se presente).
3) Ricarica con il tipo di gas corretto in base al modello del climatizzatore.
4) Collaudo dell’impianto per verificarne il corretto funzionamento.
Quanto costa ricaricare il gas del condizionatore? Il costo dipende da vari fattori, tra cui la quantità di gas da ricaricare; il tipo di gas utilizzato (R32 è in genere più economico del R410A); la tariffa del tecnico. In media, comunque, il prezzo varia da 70 a 150 euro, inclusa manodopera e verifica dell’impianto.

condizionantori

Come evitare perdite e ricariche frequenti (e risparmiare)?

Per prevenire problemi e allungare la vita del tuo impianto:
– Fai eseguire una manutenzione annuale.
– Pulisci o sostituisci i filtri dell’aria regolarmente.
– Tieni libera l’unità esterna da polvere, foglie o detriti.
– Non accendere e spegnere continuamente l’impianto: mantenere una temperatura costante è più efficiente.

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