
Un uomo di 35 anni, originario del Bangladesh, è stato arrestato martedì mattina dalla Polizia Ferroviaria di Bologna con l’accusa di aver aggredito una bambina di 9 anni all’interno del sottopassaggio della stazione centrale. La piccola, che si trovava con la classe e le insegnanti di ritorno da una gita scolastica, è stata improvvisamente colpita con un calcio.
Secondo quanto ricostruito, si tratta dello stesso individuo che solo pochi giorni prima, nello stesso scalo ferroviario, aveva già assalito una guardia giurata, tentando di sottrargli l’arma d’ordinanza. In quell’occasione era stato fermato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il secondo episodio, che ha coinvolto la bambina, si è consumato in modo altrettanto violento. L’uomo, senza alcun apparente motivo, avrebbe spintonato a terra la piccola e poi l’avrebbe colpita con un calcio, provocandole un serio trauma cranico. L’aggressore è riuscito a dileguarsi subito dopo il fatto.
Grazie al pronto intervento delle insegnanti e degli agenti della Polfer, la bambina è stata soccorsa e trasportata in ospedale, dove è stata dimessa con una prognosi di 21 giorni. Le sue condizioni, pur delicate, non destano preoccupazioni gravi.

Determinanti, per identificare il responsabile, sono state le immagini di videosorveglianza presenti nella stazione e le rapide indagini condotte dalla polizia. Gli inquirenti hanno immediatamente collegato il nuovo episodio a quello della settimana precedente, accertando che si trattava della stessa persona.
Alla luce della gravità dei comportamenti e della pericolosità sociale dell’individuo, l’Autorità Giudiziaria ha deciso di modificare la misura cautelare in essere. È stata quindi disposta la custodia cautelare in carcere, con un’ordinanza emessa in tempi molto rapidi.
L’uomo è stato rintracciato e arrestato nella mattinata di martedì. Dopo il fermo, è stato accompagnato presso il carcere di Bologna, dove resterà a disposizione della magistratura in attesa di ulteriori sviluppi. Le indagini proseguono per verificare se l’uomo sia coinvolto in altre aggressioni o episodi simili.