
Tre mesi di Serie A non bastano per definire con precisione lo stile di un allenatore, ma è proprio questa la sfida che attende Cristian Chivu, sempre più vicino alla panchina dell’Inter per la stagione 2025-2026. L’ex difensore, protagonista del Triplete nerazzurro nel 2010, ha chiuso il campionato appena concluso con 13 presenze alla guida del Parma, salvandolo da una situazione complicata. In precedenza, aveva già fatto bene nel settore giovanile dell’Inter, vincendo anche uno scudetto Primavera.
Dopo quattro stagioni caratterizzate dal 3-5-2 di Simone Inzaghi, con un sistema consolidato che ha portato l’Inter a vincere un campionato e raggiungere due finali europee, l’arrivo di Chivu potrebbe segnare una svolta tattica. Il modulo di riferimento del tecnico rumeno è il 4-3-3, anche se al Parma ha dimostrato flessibilità, adattando le sue idee ai giocatori piuttosto che imporsi a tutti i costi.

Tuttavia, l’attuale rosa dell’Inter non sembra ancora pronta per una rivoluzione radicale. Alcuni elementi chiave, come Dimarco e Dumfries, sono stati plasmati per giocare come quinti di centrocampo, non come terzini in una linea a quattro. Allo stesso modo, mancano esterni offensivi capaci di creare superiorità numerica e sostenere il lavoro di Lautaro Martinez. In questo contesto, un eventuale 4-3-3 dovrebbe comunque essere costruito per gradi, e la sensazione è che, almeno inizialmente, si continuerà con la difesa a tre.

Intanto, l’Inter guarda anche al mercato, con un Mondiale per Club da preparare e una stagione densa di appuntamenti. In difesa, i nomi più seguiti sono quelli di Lucumì e Beukema del Bologna, visti anche i tanti chilometri percorsi da Bastoni e Pavard. Da monitorare anche la situazione di Bisseck, che ha ricevuto alcune offerte e potrebbe partire davanti a una proposta allettante.
A centrocampo, molto ruota attorno alla permanenza di Davide Frattesi. Il centrocampista sembrava in uscita con Inzaghi in panchina, ma ora, con l’arrivo di Chivu, potrebbe riconsiderare la sua posizione. Accanto al già definito arrivo di Sucic, si cercano altri innesti, ma l’attenzione maggiore è sugli esterni: serve chi salta l’uomo e crea spazi. Per questo, l’acquisto di Zalewski dalla Roma è sempre più vicino.
Il reparto offensivo sarà quello più soggetto a cambiamenti. Con gli addii di Arnautovic e Correa, e un possibile trasferimento di Taremi, servirà investire su uno o due profili in grado di affiancare o sostituire Lautaro. I nomi seguiti sono diversi: Castro del Bologna, Hojlund del Manchester United e Jonathan David, in scadenza con il Lille. Tutti profili importanti, ma per i quali servirà un investimento significativo.
Chivu, se confermato, erediterà una squadra solida ma chiamata a rinnovarsi senza snaturarsi. La sua vera sfida sarà trovare il punto di equilibrio tra la tradizione recente e la sua idea di calcio, puntando su entusiasmo, conoscenza dell’ambiente e capacità di valorizzare il talento già presente in rosa.