
Il Movimento 5 Stelle (M5S), nato come forza politica innovativa e di rottura, si trova oggi al centro di una disputa interna che mette in discussione la sua stessa identità. Il simbolo, il nome e la regola del doppio mandato, pilastri fondativi del movimento, sono oggetto di un acceso confronto tra il fondatore Beppe Grillo e l’attuale leader Giuseppe Conte.
Il 5 settembre 2024, Grillo ha inviato una diffida a Conte, affermando che non è possibile aprire un confronto deliberativo o mettere in discussione tra gli iscritti i principi fondativi del M5S, ovvero nome, simbolo e regola del doppio mandato. Ha sottolineato che questi elementi rappresentano valori fondamentali imprescindibili per la vita attuale e futura del movimento, e che nessuna consultazione tra gli iscritti potrà avere ad oggetto eventuali modifiche di tali principi.

La replica di Conte
Giuseppe Conte, intervenendo a “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1, ha dichiarato che il simbolo del M5S non appartiene né a lui né a Grillo, ma è patrimonio della comunità di eletti e attivisti che condividono i valori del movimento. Ha sottolineato che, in caso di azioni legali, il movimento non dovrà sostenere costi, poiché le spese saranno a carico di chi promuove la causa. Conte ha aggiunto che, se fosse il legale di Grillo, gli consiglierebbe di non intraprendere azioni legali, suggerendo che tali mosse potrebbero essere controproducenti.
Il confronto tra Conte e Grillo evidenzia una tensione tra la leadership attuale e la fondazione del movimento. Mentre Conte cerca di affermare una visione più collegiale e comunitaria del M5S, Grillo insiste sulla necessità di mantenere intatti i principi originari. Questo scontro potrebbe avere implicazioni significative per il futuro del movimento, mettendo alla prova la sua coesione interna e la capacità di adattarsi alle nuove sfide politiche.

Implicazioni per il futuro del M5S
La disputa sul simbolo e sui principi fondativi del M5S potrebbe influenzare la percezione pubblica del movimento e la sua capacità di attrarre nuovi sostenitori. Se il conflitto non verrà risolto in modo costruttivo, potrebbe portare a una frammentazione interna e a una perdita di credibilità. D’altra parte, un dialogo aperto e rispettoso tra le diverse anime del movimento potrebbe rafforzare la sua identità e la sua capacità di affrontare le sfide future.
Il Movimento 5 Stelle si trova a un bivio cruciale della sua storia. La gestione del conflitto tra la leadership attuale e il fondatore determinerà la direzione futura del movimento. Sarà fondamentale trovare un equilibrio tra il rispetto dei principi fondativi e la necessità di evolversi per rispondere alle esigenze di una società in cambiamento. Solo attraverso un confronto costruttivo e una visione condivisa sarà possibile garantire la coesione e la vitalità del M5S nel panorama politico italiano.