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Fedez rompe il naso al tiktoker: il video di lui dall’ospedale

Pubblicato: 06/06/2025 19:57

Sembrava una sessione di sparring come tante, tra due amici appassionati di boxe, con l’energia frizzante di una diretta TikTok seguita da migliaia di fan. Invece, l’allenamento tra Il Rosso, noto content creator, e Fedez si è concluso con un’imprevista corsa al pronto soccorso.

Il tutto è accaduto nella serata di lunedì 3 giugno, quando Il Rosso — in piena preparazione per il suo incontro contro Ragnar, previsto per il 21 giugno — ha coinvolto il rapper in una diretta social. Tra battute e leggerezza, i due si sono ritrovati sul ring in un’atmosfera giocosa, ma un jab sfuggito al controllo ha cambiato il tono dell’incontro.

Un colpo inaspettato, una diretta interrotta

Il colpo — apparentemente un gesto tecnico non particolarmente aggressivo — ha però centrato in pieno il naso del creator, che ha subito mostrato segni di dolore. Le immagini, finite immediatamente online, mostrano Fedez preoccupato che si affretta ad abbracciarlo per scusarsi, mentre Il Rosso si porta le mani al volto.

Nonostante la leggerezza iniziale, il dolore ha preso il sopravvento: la diretta è stata interrotta e i due sono corsi in ospedale, dove Il Rosso ha ricevuto le prime cure. Immancabili le Instagram stories post-incidente: “Penso che denuncerò Fedez”, ha detto scherzando dalla barella, mentre poco dopo ha rincarato ironicamente: “Fedez, comprami una Maserati”.

Nessuna rottura di amicizia, ma il web si scatena

Il filmato dell’incidente è diventato virale nel giro di poche ore, con reazioni, meme e commenti che si sono moltiplicati su tutte le piattaforme. Ma tra i due amici non c’è stato alcun risentimento. Entrambi hanno minimizzato l’accaduto con tono scanzonato, ribadendo che si è trattato solo di un incidente fortuito.

Il Rosso, nonostante il naso tumefatto, ha già ripreso le pubblicazioni sui social. La community — tra il divertito e il preoccupato — segue ora con ancora più curiosità la sua preparazione in vista dell’incontro del 21 giugno. E c’è da scommettere che, la prossima volta, le protezioni saranno un po’ più robuste.

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