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La vendetta di Putin sull’Ucraina: pioggia di missili su Kiev, ci sono morti e feriti

Pubblicato: 06/06/2025 07:12

Notte di fuoco in Ucraina, sotto una nuova pioggia di missili e droni lanciati dalla Russia. Gli attacchi hanno colpito diverse regioni del Paese, tra cui Kiev, Vinnytsia, Khmelnytsia, Leopoli e Ternopil, con esplosioni segnalate anche nei pressi dell’aeroporto russo di Bryansk. Il bilancio è grave: ci sono vittime, feriti e dispersi sotto le macerie. Il blackout elettrico in diverse zone della capitale ha aggiunto ulteriore tensione. Una reazione annunciata da Mosca dopo i recenti colpi messi a segno dall’intelligence ucraina in territorio russo.
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Secondo le autorità ucraine, nella notte sarebbero stati lanciati 407 droni d’attacco e 44 missili, di cui almeno 38 da crociera e 6 balistici. La maggior parte è stata intercettata dalla difesa aerea, ma non abbastanza da evitare gravi conseguenze. L’attacco ha provocato incendi, danneggiamenti a infrastrutture civili e militari e un nuovo senso di allarme tra la popolazione. “La Russia non cambia stile”, ha commentato il presidente Volodymyr Zelensky, invitando gli alleati a “reagire con decisione” alla nuova escalation.

A Chernihiv, a nord di Kiev, si cercano ancora possibili dispersi tra le macerie. Secondo quanto riportato dal governatore Vyacheslav Chaus, diversi condomini e abitazioni private sono stati colpiti. Almeno quattro persone risultano ferite e una fabbrica, insieme a varie infrastrutture, ha subito gravi danni. Gli interventi di soccorso sono ancora in corso. Le autorità non escludono che possano esserci ulteriori vittime.

Ma la notte è stata intensa anche oltreconfine. Le forze ucraine hanno rivendicato attacchi a due aeroporti militari russi: quello di Engels, nella regione di Saratov, e quello di Diaghilev, nella regione di Ryazan. Lo Stato Maggiore ucraino ha diffuso la notizia tramite i canali ufficiali, in un momento in cui il conflitto sembra estendersi sempre di più ai territori russi. Secondo fonti russe, forti esplosioni sono state udite anche vicino all’aeroporto di Bryansk.

Nel frattempo, Mosca ha comunicato che non esistono attualmente le condizioni per rinnovare il trattato Start sul controllo delle armi nucleari strategiche con gli Stati Uniti, in scadenza tra otto mesi. Il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, parlando all’agenzia Tass, ha dichiarato che la situazione geopolitica attuale rende impossibile una trattativa trasparente e produttiva tra le due potenze.

Da Londra arrivano nuove accuse: l’ambasciatore russo nel Regno Unito sostiene che la Gran Bretagna sia coinvolta nei recenti attacchi condotti dall’intelligence di Kiev. Secondo Mosca, Londra avrebbe fornito supporto tecnologico e strategico alle operazioni, accrescendo ulteriormente la tensione internazionale.

Sul piano diplomatico, il cancelliere tedesco Friedrich Merz si trova a Washington, mentre Donald Trump, in un’intervista, ammette: “Non penso che ci sarà un accordo” riferendosi alla possibilità di un cessate il fuoco o a negoziati efficaci. Anche da parte russa è stato ribadito che non sono previsti nuovi mediatori né un ritorno al tavolo dei negoziati, nemmeno con la formula di Istanbul.

La situazione resta estremamente fluida e pericolosa. L’offensiva russa dimostra un’intenzione chiara di colpire a fondo, mentre l’Ucraina continua a mostrare una capacità offensiva crescente. Ma in un conflitto che coinvolge direttamente o indirettamente grandi potenze globali, il rischio di un’escalation fuori controllo non è più soltanto teorico.

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Ultimo Aggiornamento: 11/06/2025 15:46

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