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Maddie McCann, ultim’ora: concluse le nuove ricerche. Cosa è successo

Pubblicato: 06/06/2025 12:32

Si è conclusa un’altra intensa giornata di indagini sul caso di Madeleine McCann, la bambina britannica scomparsa nel 2007 all’età di tre anni da un resort a Praia da Luz, in Portogallo. Dopo 18 anni di mistero, le ricerche sono riprese nei pressi di Lagos, a pochi chilometri dal luogo della scomparsa. Un’area già al centro di precedenti perlustrazioni, ma ora nuovamente setacciata grazie a nuovi elementi che coinvolgono un sospettato tedesco. Le operazioni hanno visto impegnati una trentina di agenti, tra forze dell’ordine portoghesi e investigatori tedeschi.

Le autorità stanno verificando un possibile collegamento tra il caso e Christian Brueckner, cittadino tedesco già condannato per reati sessuali. Al momento non è stato diffuso alcun dettaglio ufficiale sull’esito delle nuove ricerche, né sono emerse prove concrete. Tuttavia, gli inquirenti sembrano voler escludere ogni possibile omissione, esplorando anche la pista che potrebbe collegare Brueckner alla sparizione di Maddie.

Le perlustrazioni hanno interessato ruderi, terreni rurali, due pozzi e alcune cisterne nei dintorni di Lagos, luoghi che Brueckner frequentava o dove avrebbe vissuto. Il sospettato, al centro delle indagini da tempo, sta finendo di scontare una condanna a sette anni per lo stupro di un’anziana turista americana, anch’esso avvenuto a Praia da Luz. La procura tedesca lo ritiene il principale indiziato per la sparizione e l’eventuale omicidio di Maddie, ma finora non ha raccolto prove sufficienti per formalizzare un’accusa.

Secondo i media britannici, l’operazione viene considerata “l’ultimo tentativo” per fare luce sulla sorte della piccola. Intanto, i genitori, Gerry e Kate McCann, hanno commemorato lo scorso 3 maggio l’anniversario della scomparsa, ribadendo che, nonostante il tempo trascorso, Maddie “resta con loro ogni giorno”. La famiglia non ha mai perso la speranza, ma è consapevole che il tempo gioca a sfavore della verità.

Le indagini in corso si avvalgono di strumentazioni all’avanguardia, tra cui un georadar utilizzato per esaminare il sottosuolo. L’obiettivo è trovare resti umani o oggetti riconducibili a Maddie, anche semplici effetti personali, come un giocattolo o un capo d’abbigliamento, che potrebbero contenere tracce di DNA. Presenti anche i vigili del fuoco, pronti a intervenire nelle aree più impervie o pericolanti.

Scotland Yard è costantemente aggiornata sull’evoluzione delle ricerche. Il Regno Unito continua infatti a seguire da vicino ogni sviluppo del caso che, per anni, ha monopolizzato l’attenzione dell’opinione pubblica britannica. Brueckner, se non verranno raccolti nuovi elementi, uscirà di prigione a settembre, un dettaglio che potrebbe spiegare l’urgenza attuale delle perlustrazioni.

Nonostante gli sforzi, le possibilità di una svolta concreta restano limitate, anche perché molte delle aree ora esaminate erano già state ispezionate più volte in passato, senza esiti. Ma la riapertura delle indagini indica che la procura tedesca crede ancora in un margine di verità da recuperare, forse legato a nuovi indizi emersi di recente. La speranza è che, dopo quasi vent’anni, si possa finalmente dare una risposta alla domanda che tormenta da sempre i McCann: che fine ha fatto Maddie?

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