
Un boato secco, come un’esplosione nel sottosuolo. Poi il tremolio breve ma deciso, percepito nitidamente da chi si trovava in casa, seduto sul divano, ai fornelli, con i bambini in braccio. Le lampade hanno oscillato, le stoviglie tintinnato. Alcuni hanno afferrato il telefono per avvisare parenti, altri sono scesi in strada, ritrovandosi uno accanto all’altro, in silenzio, a guardare in alto e poi giù verso il terreno. Il cielo era limpido, ma il cuore di molti ha accelerato, come ogni volta che la terra decide di ricordare la sua forza.

Il rumore è arrivato anche nelle aree più lontane, insinuandosi tra i palazzi alti, percorrendo le strade strette e ammutolendo per qualche istante il solito vociare della sera. Nei bar si sono fermati i brindisi, nei supermercati le mani si sono fermate tra gli scaffali. Era il secondo giorno consecutivo in cui la quiete apparente veniva interrotta dallo stesso fenomeno. E ogni volta, il pensiero corre indietro e poi in avanti, verso l’incertezza.
Epicentro alla Solfatara, magnitudo 3.2
Alle ore 19:31 di oggi, venerdì 6 giugno 2025, l’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv ha registrato una scossa di magnitudo 3.2, con epicentro nell’area della Solfatara e a una profondità stimata di 2,2 chilometri. Il movimento è stato chiaramente avvertito anche nei quartieri occidentali della città, tra cui Bagnoli e Agnano, dove in molti hanno segnalato tremori e lievi spostamenti di oggetti.
Soltanto ieri, la stessa zona era stata interessata da uno sciame sismico con caratteristiche analoghe, culminato con un altro evento di magnitudo identica. Il ripetersi delle scosse, per quanto contenute, continua a tenere alta l’attenzione delle autorità scientifiche e della popolazione, che vive da mesi in uno stato di allerta crescente legato alla crisi bradisismica in corso.
Monitoraggio costante e timori diffusi
I tecnici dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia confermano che l’attività è costantemente monitorata e che i fenomeni rientrano in una dinamica attesa, legata all’evoluzione del sottosuolo vulcanico della zona. Tuttavia, tra i cittadini crescono le preoccupazioni, alimentate dalla frequenza sempre più ravvicinata degli episodi e dal timore che qualcosa possa cambiare improvvisamente.
Per ora, non si segnalano danni a persone o edifici, ma le istituzioni locali mantengono alta la sorveglianza e invitano i residenti a seguire i canali ufficiali per gli aggiornamenti. In serata, diverse segnalazioni di cittadini sono arrivate alla Protezione civile, ma non è stato necessario attivare interventi d’emergenza. I sismografi continuano a scrutare il cuore della terra, mentre in superficie si riprende a vivere, con un orecchio sempre teso, in attesa del prossimo battito del sottosuolo.