
Lo strappo si fa personale. Dopo le critiche di Elon Musk al disegno di legge sui tagli e sulla spesa promosso da Donald Trump, il presidente americano ha deciso di rispondere a tono, senza mezzi termini. In un’intervista concessa ad ABC News, Trump ha dichiarato: “È completamente impazzito”. Una frase secca, rivolta a uno dei principali attori del panorama imprenditoriale e tecnologico statunitense.
Secondo il presidente, Musk avrebbe cercato un contatto diretto: “Mi vuole parlare, ma a me non interessa”, ha detto, chiudendo ogni ipotesi di riconciliazione. Una posizione che arriva dopo giorni di tensione, culminati con le parole al vetriolo del fondatore di Tesla e SpaceX contro le politiche economiche della Casa Bianca.
La rottura dopo le critiche sui conti pubblici
L’origine dello scontro è il disegno di legge con cui l’amministrazione Trump intende riformare il sistema di spesa pubblica, intervenendo in modo drastico su settori chiave e promuovendo tagli significativi, soprattutto in ambito assistenziale. Musk, attraverso i suoi canali social, aveva parlato di una manovra “dannosa per l’innovazione e la competitività americana”.
La replica presidenziale, affidata inizialmente a X (ex Twitter), ha poi preso la forma di un attacco frontale nel corso dell’intervista televisiva. Trump non solo ha escluso un dialogo, ma ha anche ridimensionato l’influenza dell’imprenditore: “Non rappresenta nessuno se non sé stesso. E negli ultimi tempi sembra davvero aver perso lucidità”.
Lo scontro, più ideologico che personale, segnala anche una frattura profonda tra il mondo tech e l’orientamento conservatore dell’attuale amministrazione, in vista delle prossime scadenze elettorali. Se i toni dovessero rimanere questi, il confronto tra due tra le figure più esposte della scena pubblica americana rischia di trasformarsi in una vera guerra di nervi a colpi di dichiarazioni.