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Un bacio alla terra di Parigi: il gesto di Djokovic ha un significato preciso. Tristezza

Pubblicato: 07/06/2025 12:12

Nel cuore di Parigi, Novak Djokovic ha regalato un momento di pura magia. Dopo essere stato sconfitto da Jannik Sinner nella semifinale del Roland Garros, ha baciato la terra rossa del Philippe Chatrier, chiudendo gli occhi come chi saluta un luogo sacro. Un gesto che non era soltanto simbolico, ma profondamente emozionale, e segna il possibile addio a uno dei tornei più amati e, forse, al tennis.

Djokovic al bivio

A 38 anni, il campione serbo ha vissuto una partita intensa, ma alla fine si è dovuto arrendere a un giovane Sinner in grande forma. Con voce emozionata, Djokovic ha confessato: “Forse è stata la mia ultima partita a Parigi“. Non è la prima volta che un grande dello sport annuncia potenzialmente la sua uscita di scena, ma questa volta il tono era diverso, triste ma ricco d’orgoglio.

Il pubblico, consapevole dell’importanza del momento, lo ha applaudito a lungo mentre usciva dal campo, occhi lucidi e mani al cielo. “Non so in che stato sarò tra un anno“, ha ammesso Nole, accettando che anche per lui il tempo scorre inesorabile.

Un rapporto speciale con Parigi

Tre volte vincitore al Roland Garros, Djokovic ha sempre avuto un rapporto complicato con questo torneo. Eppure, questa volta, l’abbraccio del pubblico è stato sincero e caloroso, quasi come se avessero colto il messaggio prima di lui. “Ho sentito un grande sostegno, volevo ringraziarli con quel gesto“, ha spiegato, lasciando aperti spiragli su un possibile ritorno a Wimbledon o agli US Open. La sensazione che la sua carriera sia vicina al tramonto però è inevitabile.

Nel frattempo, Jannik Sinner prosegue la sua marcia. Dopo aver sconfitto Djokovic, il giovane talento italiano si prepara ad affrontare Carlos Alcaraz nella “finale del futuro”. Sinner ha parlato con rispetto e ammirazione di Djokovic: “Nole gioca a un livello incredibile, è uno dei migliori della storia. È speciale affrontarlo in una semifinale Slam”.

Il futuro di Djokovic

Con 24 titoli del Grande Slam al suo attivo e una carriera che ha sfidato ogni logica di longevità, Djokovic ha attraversato tre ere del tennis, mantenendo sempre un ruolo di primo piano. Ma anche i campioni più grandi sanno che arriva un momento in cui è giusto rallentare. “Wimbledon è il mio torneo preferito da bambino, lì ci sarò“, ha dichiarato, lasciando però aperta la porta a mille possibilità per il futuro.

Se sarà davvero l’ultima volta che vedremo Djokovic a Parigi, il serbo se ne va con dignità, lucidità e quel bacio alla terra che sembra un saluto definitivo. “Ho dato tutto. Ora tocca a voi“, sembra voler dire, mentre il testimone passa ai nuovi protagonisti del tennis mondiale.

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