
La sera è ancora tiepida, e dalle finestre aperte di Pozzuoli e Napoli arrivano odori d’estate, il suono dei motorini, qualche risata. Poi, un tremore breve, secco. Chi è seduto sul divano si guarda intorno, chi passeggia si ferma. Non è un boato, non è un rombo. È qualcosa che si insinua sotto i piedi, come un’onda invisibile che scuote le fondamenta della sera.
Pochi secondi appena, ma bastano a risvegliare quella paura che nei Campi Flegrei non dorme mai del tutto. Una scossa leggera, ma sufficiente a farsi sentire. Ancora una volta, un sussulto che riporta l’attenzione sotto terra.
Epicentro nella zona costiera di Pozzuoli
Alle 21.45, un terremoto di magnitudo 2.5 è stato registrato con epicentro nella zona costiera di Pozzuoli, nel cuore dell’area flegrea. Secondo quanto riportato dagli istituti di monitoraggio, la scossa è stata chiaramente avvertita tra Napoli e Pozzuoli, senza però provocare danni.
L’evento, anche se di lieve entità, ha avuto una percezione nitida in diverse zone della città, in particolare nei quartieri occidentali. Alcuni cittadini hanno riferito di aver avvertito una vibrazione netta, seguita da un senso di inquietudine, alimentato dal ricordo degli ultimi mesi di sciami sismici e sollevamento del suolo.
Nessun danno segnalato
Al momento non risultano segnalazioni di danni né richieste di soccorso. La Protezione civile e l’Osservatorio Vesuviano stanno continuando a monitorare l’area. La scossa rientra nella consueta attività bradisismica che interessa l’area da mesi e che tiene in allerta sia i residenti sia le istituzioni.
Il fenomeno, infatti, è parte della dinamica naturale dei Campi Flegrei, una delle aree vulcaniche più sorvegliate d’Europa, dove il sollevamento del suolo e le scosse di bassa magnitudo sono frequenti e spesso percepibili.