Vai al contenuto

Killer delle escort, interrogatorio finito: “Cosa ha confessato…”

Pubblicato: 07/06/2025 12:48
killer escort confessato delitti

Vasile Frumuzache, guardia giurata di 32 anni, ha confermato anche davanti al giudice quanto già ammesso ai pubblici ministeri: ha ucciso due donne, Denisa Paun e Ana Maria Andrei, in due momenti distinti ma accomunati da modalità inquietantemente simili. Durante l’udienza di convalida del fermo, tenutasi nel carcere della Dogaia di Prato, dove l’uomo è detenuto da alcuni giorni, Frumuzache ha risposto alle domande del giudice per circa mezz’ora, ribadendo la responsabilità per i due delitti ma negando l’esistenza di altre vittime.
Leggi anche: Montecatini, il video dell’arresto del presunto killer di Denisa

Nonostante la sua smentita, gli inquirenti di Prato e Pistoia non escludono che l’uomo possa essere un serial killer. Le indagini si stanno allargando rapidamente, anche in relazione agli oggetti trovati in suo possesso e alle coincidenze temporali legate all’assenza della moglie nei giorni degli omicidi.

Due omicidi con lo stesso modus operandi

Entrambe le donne uccise da Frumuzache erano escort. Denisa Paun era scomparsa il 15 maggio, mentre Ana Maria Andrei mancava all’appello da quasi un anno. I corpi delle due vittime sono stati trovati in una zona impervia nei pressi di Montecatini Terme, abbandonati in condizioni simili: rapinate, uccise e occultate. Il ritrovamento ha sollevato sospetti immediati su un possibile schema ricorrente.

Durante le prime perquisizioni, i carabinieri hanno sequestrato due coltelli nascosti nella zona collinare in cui erano stati occultati i resti carbonizzati della testa di Denisa Paun. In casa dell’arrestato, invece, sono stati rinvenuti quattro cellulari, ora sotto esame da parte degli investigatori. Questi dispositivi potrebbero contenere elementi cruciali per chiarire la portata delle sue azioni, comprese eventuali interazioni con altre donne scomparse.

Attacco in carcere e tensioni familiari

L’atmosfera attorno al detenuto è già incandescente: il giorno precedente all’udienza, Frumuzache è stato aggredito in carcere da un cugino di Ana Maria Andrei, che gli ha gettato addosso olio bollente. Un gesto che testimonia l’alto livello di tensione e dolore che circonda la vicenda, e che ha richiesto un intervento urgente del personale sanitario della struttura penitenziaria.

Focus su donne scomparse e spostamenti sospetti

Le autorità stanno ora valutando l’eventualità che Frumuzache sia coinvolto in altri omicidi. Il sospetto nasce da una serie di elementi comuni nei due casi noti: vittime prostitute, rapinate, uccise e abbandonate nello stesso luogo. Inoltre, gli omicidi sono avvenuti quando la moglie dell’uomo era fuori città, un dettaglio che ha spinto gli investigatori ad analizzare le finestre temporali in cui lui si trovava da solo.

Fondamentale in questo senso sarà l’analisi del GPS installato nel 2023 sull’automobile dell’uomo, una Volkswagen Golf. Il tracciamento dei suoi movimenti potrà confermare o smentire eventuali viaggi sospetti in zone dove si sono registrate scomparse di donne negli ultimi anni.

Nel frattempo, è già stata stilata una lista di escort scomparse, in particolare in Toscana ma anche nella provincia di Trapani, dove Frumuzache ha vissuto fino a tre anni fa. Si tratta di un elenco con decine di nomi che verrà incrociato con i dati telefonici, informatici e logistici a disposizione dei carabinieri.

L’indagine si allarga: possibile profilo seriale

L’avvocato Diego Capano, difensore dell’indagato, ha precisato che il suo assistito nega l’esistenza di ulteriori vittime, ma la direzione investigativa non esclude che ci si trovi davanti a un predatore seriale. Le similitudini tra i due casi, la presenza di armi bianche, il ritrovamento di oggetti potenzialmente appartenenti ad altre donne e i movimenti pianificati in assenza della moglie spingono la Procura a non escludere ulteriori scenari criminali.

I cellulari sequestrati potrebbero contenere fotografie, messaggi o dati GPS utili a stabilire nuovi collegamenti. Gli oggetti trovati nell’auto sono attualmente in fase di verifica per stabilirne l’origine e l’eventuale appartenenza a donne mai più ritrovate.

Una caccia alla verità appena cominciata

La giustizia dovrà ora fare chiarezza non solo sui due omicidi confessati, ma su una possibile rete di delitti rimasti nell’ombra per anni. Il nome di Vasile Frumuzache è destinato a restare al centro delle cronache ancora a lungo: gli inquirenti vogliono capire se si tratti di un caso isolato o della punta di un iceberg.

Con l’attenzione puntata su Trapani, Toscana e le banche dati delle persone scomparse, l’inchiesta si muove su un terreno delicato. La possibilità che altre famiglie abbiano subito perdite simili, senza mai conoscere la verità, è un’ipotesi che prende corpo con forza sempre maggiore.

Nel frattempo, la comunità osserva con sgomento e apprensione lo sviluppo di una storia dai contorni sempre più bui, in cui ogni dettaglio, ogni oggetto, ogni traccia può essere la chiave per svelare un orrore ancora più vasto.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure