
Un sacco nero sotto gli oleandri, un braccio che spunta tra le foglie, l’odore acre che colpisce chi si avvicina troppo. Un gruppo di amici sta giocando a pallavolo, ride, si rincorre tra gli alberi. Poi il silenzio. È stato un sabato pomeriggio irreale a Villa Doria Pamphili, dove la vita e la morte si sono sfiorate tra i cespugli.
Poco lontano, accanto a una siepe del viale, c’era già un altro corpo: quello di una bambina di sei mesi, con i capelli chiari e la carnagione chiara. È stata notata per prima, a metà pomeriggio, da alcuni passanti che hanno allertato il 112. Sul corpicino i primi rilievi della Scientifica hanno segnalato un trauma evidente al braccio e alla mano destra.
Secondo cadavere a cento metri: una donna nel sacco
Le indagini hanno preso subito una piega inquietante quando, un paio d’ore dopo, circa cento metri più in là, è stato trovato un secondo cadavere. Stavolta a fare la macabra scoperta è stato un gruppo di cittadini peruviani che giocavano a pallavolo nel prato. La palla è finita nei cespugli e lì, tra i rami bassi degli oleandri, è apparso un sacco nero da cui fuoriuscivano un braccio e una gamba.
“Stavamo giocando, i nostri figli erano lì, quando abbiamo visto il corpo abbiamo subito chiamato la polizia”, racconta Giacinto Tito, operaio di 40 anni. A suo dire, il corpo era lì da tempo: “Si sentiva un odore fortissimo, tremendo”.
Indagini in corso: identificazioni, telecamere e testimoni
Il cadavere della donna, anche lei di carnagione chiara, era in avanzato stato di decomposizione. Al momento, non è chiaro se ci sia un collegamento diretto tra i due corpi. Gli inquirenti stanno passando al setaccio le telecamere che inquadrano gli ingressi della villa e controllando in ospedali e consultori se nei giorni scorsi la donna e la bambina siano state visitate o segnalate.
Accanto al punto in cui è stato rinvenuto il corpo della donna, una recinzione divelta da tempo su via Leone XII potrebbe aver facilitato l’ingresso di chi ha abbandonato il sacco. Ma resta difficile immaginare che sia stata superata trascinando un corpo.
La pista della madre: vista una donna in stato confusionale
Due testimoni, una pensionata e sua figlia, hanno raccontato di aver notato una donna in stato confusionale nel parco intorno alle 18:40, due ore dopo il primo ritrovamento. “Era sul ponte al centro della villa – spiega Patrizia, 69 anni – sembrava spaesata, aveva le mani sulle tempie e scuoteva la testa. Era vestita con un abito scuro, largo, e aveva i capelli castano chiaro”.
Gli investigatori non escludono che possa trattarsi della madre della bambina. Ma, come ha dichiarato il pm di turno Antonio Verdi, “il corpo della donna è in un sacco. È una storia assurda. Non abbiamo visto ferite evidenti, è troppo presto per capire”.
Mentre le indagini proseguono, Roma si risveglia nell’incubo di una vicenda ancora avvolta nell’ombra. Una neonata e una donna morte in uno dei parchi più frequentati della Capitale. E troppe, per ora, le domande senza risposta.