
Una lite furibonda, urla nel cuore della notte e poi il silenzio. Un’altra tragedia si è consumata a Bresso, hinterland nord di Milano. Nel seminterrato di un condominio in via Don Vercesi, un uomo è stato trovato senza vita, vittima di un’aggressione brutale. Si tratta di Soubai Abdellatif, 44enne di origine marocchina.
A chiamare i carabinieri, intorno alle due della notte tra venerdì e sabato, sono stati i vicini, allarmati dalle grida che provenivano dall’appartamento. Quando i militari del Radiomobile di Sesto San Giovanni sono entrati nell’abitazione al civico 5, hanno trovato il corpo dell’uomo a terra, già privo di vita. Con lui c’erano altri tre uomini, tra cui il presunto responsabile: Badr Harnafi, connazionale della vittima, 41 anni e con precedenti penali.

Colpi violenti a mani nude
Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli investigatori, tra Abdellatif e Harnafi sarebbe scoppiata una lite improvvisa, culminata in un’aggressione a mani nude. Testimoni presenti nell’appartamento – due coinquilini – avrebbero riferito che Harnafi avrebbe colpito la vittima con una serie violentissima di pugni al volto. “L’ho sentito rantolare”, ha raccontato un vicino, confermando la drammaticità della scena.
Harnafi avrebbe tentato una breve fuga a piedi, ma è stato subito bloccato dai carabinieri. “Non ho fatto niente, non sono stato io”, avrebbe dichiarato agli agenti durante il fermo. Tutti i presenti sono stati portati in caserma per essere interrogati e aiutare a ricostruire i dettagli di quanto accaduto.
Le indagini e il messaggio del sindaco
L’appartamento è stato posto sotto sequestro e proseguono i rilievi tecnici per ricostruire la dinamica dei fatti. L’identificazione della vittima è stata immediata, ma resta da chiarire il contesto e il motivo della lite, che potrebbe essere legata a questioni futili o a tensioni pregresse tra i coinquilini.
Il sindaco di Bresso, Simone Cairo, ha affidato ai social un messaggio di cordoglio:
“Una preghiera per la vittima di un atto di violenza che è avvenuto oggi. Le indagini sono già in corso e nelle prossime ore sarà chiarita la vicenda. Ora credo che sia il momento della preghiera per la vittima e del ringraziamento per le forze dell’ordine prontamente attivate e che stanno seguendo la situazione. Ogni ulteriore riflessione è oggi prematura”.
Un quartiere sotto shock
La comunità di Bresso è scossa dall’accaduto. Episodi come questo riportano in primo piano le difficoltà legate alla convivenza in contesti di fragilità sociale, dove tensioni latenti possono sfociare in atti di estrema violenza. Sarà ora compito degli inquirenti stabilire se si è trattato di un gesto d’impeto o se dietro l’omicidio si nascondono ragioni più profonde. Le prossime ore saranno decisive per chiarire ogni aspetto di questa tragica vicenda.