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Garlasco, i Ris sono tornati nella villetta dell’orrore: cosa cercavano e perché

Pubblicato: 09/06/2025 17:54

GARLASCO – Un’ispezione tecnica è stata eseguita oggi nella villetta di via Pascoli, dove il 13 agosto 2007 venne uccisa Chiara Poggi. A guidare l’operazione, durata quasi sette ore, è stato Andrea Berti, noto esperto del Ris dei Carabinieri, già protagonista della svolta nel caso dell’Olgiata, affiancato dai militari del comando provinciale di Milano.

L’obiettivo dell’intervento era quello di collocare con precisione le tracce ematiche ritrovate nel 2007 su muri e pavimento, confrontandole con le impronte rilevate in precedenza. Lo ha spiegato Angela Taccia, avvocata di Andrea Sempio, attualmente indagato nella nuova fase dell’inchiesta riaperta quasi 18 anni dopo il delitto, nonostante la condanna definitiva del 2015 a carico dell’allora fidanzato di Chiara, Alberto Stasi, a 16 anni di carcere.

Secondo quanto riferito dalla legale, gli specialisti hanno effettuato una “triangolazione” delle tracce già analizzate in passato. L’intento è misurarne la distanza esatta, per generare una mappatura 3D dettagliata degli ambienti della villetta attraverso l’impiego di nuove tecnologie digitali, con l’obiettivo di ricostruire i movimenti dell’aggressore all’interno della casa.

Particolare rilievo ha avuto l’utilizzo di un drone, impiegato per ottenere riprese aeree dell’abitazione, utili alla restituzione spaziale fedele degli ambienti. Le analisi si sono concentrate sul piano terra, dove si presume si sia consumato il delitto. Si tratta di un accertamento tecnico ripetibile, cui ha preso parte – come persona di fiducia – solo il dattiloscopista nominato dalla famiglia Poggi.

Il materiale raccolto sarà ora confrontato con le perizie precedenti, alla base del processo che portò alla condanna di Stasi. La difesa di Sempio, tuttavia, non nasconde il proprio scetticismo: “Questo sopralluogo non cambia nulla per noi”, ha detto Taccia, evidenziando come la comunicazione ufficiale sia arrivata solo nel fine settimana.

“Ci sono diverse anomalie, come ha già osservato anche il collega Lovati, altro legale di Sempio”, ha aggiunto l’avvocata, presente di persona sul posto. “Sono venuta a verificare con i miei occhi”, ha concluso, lasciando trasparire dubbi sulla reale utilità di questa nuova fase dell’indagine.

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