Vai al contenuto

Garlasco, nuovo sopralluogo in atto a casa Poggi, lo sconcerto della famiglia

Pubblicato: 09/06/2025 10:09

Tutto è tornato a ruotare attorno a quella villetta. Dopo diciotto anni, porte e finestre si riaprono sotto l’occhio scientifico dei carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche, incaricati di nuovi accertamenti sul delitto di Chiara Poggi.

Laser e droni per mappare ogni dettaglio

Questa mattina, secondo quanto riportato in esclusiva dal Tg1, i tecnici del Ris di Parma si sono presentati nella casa di via Pascoli, a Garlasco, con scanner tridimensionali, droni e laser ad alta precisione. L’obiettivo: ottenere un modello 3D dettagliato dell’interno e dell’esterno dell’abitazione dove Chiara fu uccisa il 13 agosto 2007.

I rilievi, disposti dalla Procura di Pavia, serviranno per riprodurre la disposizione delle tracce ematiche rinvenute all’epoca all’interno della villetta e tentare di ricostruire con maggiore accuratezza la dinamica dell’omicidio, anche alla luce delle più recenti indagini che coinvolgono Andrea Sempio, iscritto nel registro degli indagati a fine 2023.

La scientifica torna sulla scena del crimine

Il lavoro dei Ris, spiegano fonti investigative, non si limiterà alla mappatura: i dati raccolti con le nuove tecnologie verranno elaborati per simulazioni balistiche e di movimento, per comprendere tempi e modalità compatibili con le ferite riportate dalla vittima. Un approccio che non fu possibile adottare con la stessa precisione al tempo del primo processo.

L’intervento di oggi rappresenta un passaggio tecnico chiave per la nuova fase dell’indagine voluta dalla Procura, che da mesi sta riesaminando ogni dettaglio alla luce delle contestazioni mosse alla sentenza definitiva che ha condannato Alberto Stasi a 16 anni di carcere.

Legale Poggi: “Sono amaramente sorpresi”

I legali della famiglia Poggi, Tizzoni e Compagna, hanno rilasciato un comunicato: “Anche questa mattina, come sempre in passato, i genitori di Chiara hanno aperto le porte della loro casa agli inquirenti, come era stato loro richiesto per le vie brevi. Ancora una volta sono rimasti amaramente sorpresi nel riscontrare che il relativo decreto di ispezione era stato reso immediatamente disponibile alla stampa e non a loro, quali persone offese dal reato, in un contesto nel quale la Procura di Pavia si era formalmente impegnata a garantire la riservatezza della verifica investigativa”.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 09/06/2025 13:50

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure