
Ieri, sul Philippe-Chatrier, Jannik Sinner ha vissuto uno dei momenti più crudi della sua carriera. Dopo cinque ore e ventinove minuti di battaglia, il n. 1 del mondo ha ceduto in una finale storica al Roland Garros: 4‑6, 6‑7(4), 6‑4, 7‑6(3), 7‑6(10‑2) a favore di Carlos Alcaraz. Il ragazzo spagnolo, risalito da due set di svantaggio e capace di annullare ben tre championship point, ha firmato una vittoria ormai scolpita nella leggenda del tennis.
Per Sinner una botta dura, un confronto epico che si conclude nel super tie‑break del quinto set, lasciando spazio a un rammarico profondo che ha confessato: “Mi fa star male aver perso così… stanotte non dormirò bene”.

Nulla da rimproverarsi: tra orgoglio e delusione
Nonostante la sconfitta, il campione altoatesino non ha nulla da rimproverarsi: ha tenuto testa a uno dei più grandi talenti del circuito, dimostrando buona parte delle armi che lo hanno portato al vertice. Ha combattuto ogni punto con coraggio e classe, guadagnandosi l’ammirazione generale e la consapevolezza di essere ormai tra i giganti del tennis moderno.
Ma il tempo di piangere è già scaduto. Sinner ha chiarito sin da subito la sua ricetta per reagire: affiancato dagli affetti – famiglia, amici, chi lo conosce meglio – riprenderà la via del campo senza indugi. Quel che lo aspetta è un cambio di superficie repentino: da Parigi alla Germania, per rilanciarsi sull’erba.

Quando gioca di nuovo Sinner?
Il prossimo capitolo si scriverà al torneo ATP 500 di Halle, in programma dal 16 al 22 giugno. È l’unico evento preparatorio a Wimbledon in cui parteciperà, pronto a riattivare rapporto e feeling con il verde tradizionale. Lì troverà avversari agguerriti – tra cui Alexander Zverev – e l’opportunità di difendere punti importanti nel ranking, guardando con fiducia al grande slam londinese.
Dopo la trasferta tedesca, Sinner si prenderà qualche giorno per recuperare energie e centrarsi sul vero obiettivo stagionale: Wimbledon. Dal 30 giugno al 13 luglio, lo Slam sull’erba rappresenta il trampolino ideale per cancellare l’amarezza parigina e rilanciare la sua corsa verso il bis sulla superficie più iconica del tennis. Arriverà a Londra da n. 1 del ranking, con la pressione del favoritismo ma con la determinazione di chi ha già provato l’ebbrezza del Grand Slam in questa stagione.