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Claudio Ranieri dice no alla Nazionale italiana: non sarà lui il successore di Spalletti

Pubblicato: 10/06/2025 09:28

Dopo una lunga notte di riflessioni, Claudio Ranieri ha deciso di rinunciare alla panchina dell’Italia. Una scelta difficile, maturata dopo ore di confronto interiore e discussioni con il suo entourage. Il tecnico romano, icona del calcio italiano e amatissimo a Trigoria, ha preferito rimanere fedele alla sua nuova avventura alla Roma nel ruolo di senior advisor, ruolo che aveva appena accettato dai Friedkin.

Fino a ieri, tutto lasciava pensare a un clamoroso doppio incarico: Ranieri alla guida degli azzurri, con il benestare del club giallorosso. L’ex allenatore, che aveva già dato disponibilità alla FIGC, aveva ricevuto l’ok da parte della società capitolina per allenare la Nazionale parallelamente al suo impegno dirigenziale. Ma nelle ultime ore qualcosa è cambiato.

A farlo vacillare sarebbero stati i mugugni della tifoseria romanista, che si è sentita “tradita” dal proprio simbolo. La prospettiva di vedere Ranieri dividersi tra Roma e Coverciano non è stata ben accolta in città, dove il tecnico è considerato un punto fermo della rinascita giallorossa. La pressione ambientale, insieme ad altre dinamiche interne, ha spinto Sir Claudio a una marcia indietro.

Un altro elemento decisivo nella rinuncia è stato il malumore di Gian Piero Gasperini, inizialmente tra i candidati per la panchina azzurra e poi accantonato proprio per far spazio a Ranieri. La tensione nel mondo degli allenatori italiani – in un momento in cui la Nazionale cerca una guida forte – ha contribuito a complicare ulteriormente la situazione.

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, aveva fatto di tutto per convincere Ranieri a prendere le redini della Nazionale dopo l’addio di Luciano Spalletti, arrivato in un momento di forti tensioni interne. Ma il pressing non è bastato, e ora la Federazione si vede costretta a ripartire da zero, con Stefano Pioli in pole position per il ruolo di nuovo commissario tecnico.

Con questa scelta, Ranieri conferma ancora una volta il suo attaccamento ai colori romanisti, preferendo il cuore all’ambizione. “Ho dato la mia parola alla Roma, e non me la sento di dividerla con un’altra realtà, per quanto prestigiosa”, avrebbe confidato ad alcuni amici.

Resta il rammarico per un’occasione forse unica nella sua carriera: allenare la Nazionale italiana. Ma a 72 anni, Sir Claudio ha scelto la coerenza e la continuità, mettendo da parte un sogno pur di non spezzare l’unità di un progetto in cui crede profondamente. E la Roma, ancora una volta, lo accoglie come un uomo di casa.

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