Vai al contenuto

“Eri il più buono del mondo”. Angelo muore così, a soli 19 anni: una famiglia distrutta in un istante

Pubblicato: 10/06/2025 10:52

Si stava esercitando sulla pista da cross in sella alla sua moto da gara quando ha perso il controllo del mezzo, battendo violentemente la testa a terra. Così è morto tragicamente il 19enne Angelo Filippi, giovane campione di motocross residente a Chieti. Il ragazzo è deceduto ieri dopo quattro giorni di agonia in ospedale, dove era stato trasportato d’urgenza e ricoverato in seguito al terribile incidente.

Le sue condizioni erano apparse da subito gravissime dopo la tragedia avvenuta nel primo pomeriggio di giovedì 5 giugno. Il giovane motociclista aveva infatti subito un gravissimo trauma cranico, rimanendo esanime a terra. Dopo i primi soccorso, era stato trasportato in codice rosso all’ospedale Santo Spirito di Pescara, dove i medici hanno fatto tutto il possibile per salvarlo, ma il giovane non si è mai più ripreso, ed è morto nella serata di lunedì.

Il giorno della tragedia, Angelo Filippi si stava allenando sulla pista sterrata del crossodromo di Ortona, dove si recava spesso per le sessioni di allenamento in sella alla sua KTM 250 da gara. In un attimo, quel tranquillo pomeriggio si è trasformato in un dramma. A seguito della caduta, il 19enne ha perso conoscenza ed è stato colpito anche da un arresto cardiocircolatorio. Trasportato in elisoccorso e ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale civile di Pescara, purtroppo non ha più dato segni di ripresa.

La notizia della sua morte ha sconvolto l’intera comunità sportiva, in particolare il mondo del motocross, dove Angelo era un volto noto e molto apprezzato. Tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi nelle ultime ore sui social network, a testimonianza dell’affetto e della stima che circondavano il giovane pilota.

«Ha amato ogni persona che ha incontrato e ha praticato questo sport nel modo più nobile», ha raccontato il padre, ancora sconvolto. Durante le qualifiche di una gara su sabbia a Ischia, Angelo vide un pilota caduto e rimasto incastrato sotto la moto: si fermò per aiutarlo, e poi vinse comunque la sua prima gara. Un gesto che, secondo chi lo conosceva, rappresenta perfettamente il suo spirito generoso.

Negli ultimi anni, Angelo aveva partecipato a numerose competizioni regionali e nazionali, costruendosi una reputazione solida nel panorama del motocross giovanile italiano. «Era il più sensibile e buono del mondo», continuano a scrivere amici e familiari sui social, ricordando non solo il pilota, ma anche il ragazzo sempre pronto ad aiutare tutti.

Ora la famiglia chiede solo rispetto e riservatezza in un momento di immenso dolore. Intanto la Procura ha aperto un fascicolo per fare piena luce sulla dinamica dell’incidente, anche se dalle prime ricostruzioni sembra che si sia trattato di una tragica fatalità durante un normale allenamento. L’ennesima giovane vita spezzata in uno sport che regala emozioni forti, ma che richiede sempre il massimo rispetto per il rischio.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure