
Un discorso programmatico e denso di impegni per il futuro dell’economia e del sistema fiscale italiano quello pronunciato oggi dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione degli Stati generali dei commercialisti. Al centro dell’intervento la promessa di alleggerire il carico fiscale sul ceto medio, una delle categorie maggiormente colpite dalla pressione tributaria negli ultimi anni. Il premier ha illustrato la direzione della riforma fiscale, che punta a semplificare e rendere più equo il sistema tributario, con un focus sul merito e sull’efficienza.
Leggi anche: Referendum, Bonelli attacca Meloni: “Democrazia ostaggio della maggioranza”
“Intendiamo concentrarci oggi sul ceto medio, che rappresenta la struttura portante del sistema produttivo italiano e spesso è quello che avverte di più il peso del carico tributario”, ha dichiarato Meloni. La premier ha ribadito la volontà di “rendere il sistema fiscale più equo e più incentivante per chi produce reddito”, e di sostenere chi lavora, le famiglie e le imprese. Secondo la presidente, il ceto medio deve essere messo nelle condizioni di crescere senza l’oppressione delle tasse e della burocrazia. “Vogliamo premiare il merito, sostenere il lavoro, dare certezze ai giovani, alle famiglie e alle imprese”, ha continuato la premier, confermando che la riforma fiscale avrà come obiettivo il taglio delle tasse in modo equo e sostenibile. Meloni ha spiegato come una fiscalità più leggera e semplice possa stimolare investimenti, far crescere l’economia reale e migliorare le condizioni di vita dei giovani.

La lotta all’evasione fiscale e i risultati storici
Un passaggio fondamentale del discorso ha riguardato la lotta all’evasione fiscale. Meloni ha risposto alle critiche ricevute da alcuni oppositori, sottolineando i risultati storici ottenuti dal governo in questo settore. “A chi ci accusa di essere amici degli evasori rispondiamo con i fatti, che non possono essere smentiti”, ha affermato, ricordando che nel 2024 il recupero dell’evasione fiscale ha raggiunto il record di 33,4 miliardi di euro. Un dato che, secondo Meloni, dimostra l’efficacia delle politiche del governo.
In un passaggio particolarmente apprezzato dalla platea dei commercialisti, Meloni ha sottolineato che il sistema fiscale italiano non deve “soffocare la società, ma aiutarla a prosperare”. Per questo, la riforma è stata pensata per eliminare le regole astruse e il livello di tassazione non corrispondente ai servizi erogati dallo Stato. “Il sistema fiscale deve essere chiaro, comprensibile e orientato al benessere delle famiglie e delle imprese”, ha spiegato Meloni. Questo approccio mira a costruire una maggiore fiducia tra cittadino e Stato, elemento essenziale per un ambiente economico sano e produttivo. La chiarezza e la semplicità delle norme fiscali sono viste come strumenti chiave per stimolare la conformità spontanea e ridurre l’incertezza per i contribuenti.
La riforma dei collegi sindacali: un provvedimento storico
Un altro momento di grande attenzione durante il suo intervento è stato quello dedicato alla riforma dei collegi sindacali, una delle novità più significative portate avanti dal governo. Meloni ha sottolineato la sua soddisfazione per l’approvazione della nuova disciplina, che ha ricevuto un applauso unanime dalla platea dei professionisti. Il tema della responsabilità dei componenti del collegio sindacale è stato oggetto di una revisione profonda: il provvedimento, che risolve una “stortura” che per anni aveva messo sullo stesso piano le responsabilità degli amministratori e dei sindaci, è stato definito dalla premier un “provvedimento storico”.

“Finalmente il collegio sindacale può tornare a essere un’opportunità e non un rischio”, ha dichiarato Meloni, indicando come questa riforma contribuisca a rafforzare il ruolo del collegio, aumentando la sua efficacia e riducendo i timori legati a possibili errori. La platea, composta da centinaia di commercialisti, ha reagito con una standing ovation a questo annuncio, sottolineando l’importanza del cambiamento. Questa riforma si inserisce in un quadro più ampio di semplificazione normativa e di razionalizzazione delle procedure, con l’obiettivo di rendere l’ambiente imprenditoriale italiano più competitivo e attraente per gli investimenti. L’alleggerimento della responsabilità dei sindaci, pur mantenendo standard elevati di vigilanza, è vista come un incentivo alla partecipazione di professionisti qualificati in questi ruoli cruciali per la governance aziendale.
Meloni ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza della fiducia reciproca tra cittadini e Stato. “La fiducia che diamo oggi agli italiani è un investimento sul futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti”, ha detto, ribadendo che la collaborazione tra governo, Parlamento e professionisti come i commercialisti è essenziale per il buon funzionamento del sistema fiscale e per il rilancio dell’economia italiana. Questo appello alla collaborazione sottolinea la visione di un paese che cresce attraverso la sinergia tra le sue componenti, dove la burocrazia è un supporto e non un ostacolo e dove il fisco è uno strumento di sviluppo e non di oppressione.