
Il futuro politico del Veneto e la possibilità del terzo mandato per i presidenti di Regione, con un occhio di riguardo a Luca Zaia, sono al centro dell’offensiva della Lega. In attesa del vertice a tre con Giorgia Meloni e Antonio Tajani a Palazzo Chigi, Matteo Salvini si prepara a un nuovo rilancio.
Domani, alle 14.30, è convocato il consiglio federale del Carroccio, dove si discuterà delle elezioni regionali d’autunno. Salvini cercherà il pieno sostegno del partito per tornare alla carica con gli alleati e chiedere una modifica della legge che consenta a Zaia di correre per un quarto mandato a Palazzo Balbi.
Regionali, tra candidature e un calendario incerto
Da giorni, Salvini insiste sulla necessità di accelerare e definire le candidature per le regionali entro luglio. Al momento, l’unica certezza è la ricandidatura di Francesco Acquaroli nelle Marche, sebbene i sondaggi indichino una corsa complessa contro il dem Matteo Ricci.
Per la Campania, il viceministro meloniano Edmondo Cirielli è in pole position, mentre per la Toscana, altra sfida difficile, si sta scaldando il sindaco di Pisa, Alessandro Tomasi di Fratelli d’Italia. Nessuno di questi nomi è ancora stato ufficializzato dalla coalizione, così come in Puglia. Ma per la Lega, l’intera strategia ruota attorno al Veneto.

Il “federale” di domani servirà a Salvini anche per capire se l’apertura di FdI a discutere del terzo mandato sia una mossa politica genuina o un bluff. Il tempo stringe, come ha ammesso il ministro meloniano agli Affari Ue, Tommaso Foti. Nel Carroccio si dà ormai per scontata la rinuncia all’idea di un unico election day per le regionali: le votazioni non saranno accorpate.
Tajani: “Non cambiamo approccio su Terzo Mandato”
“Di terzo mandato non ne abbiamo parlato, ma rimaniamo contrari, non è che cambiamo posizione. Siamo pronti a discutere ma la nostra posizione è di contrarietà, non è contro qualcuno”. Antonio Tajani e Forza Italia non cambiano idea e confermano la linea: no al terzo mandato, tanto caro alla Lega. Il vicepremier e leader azzurro lo ribadisce al termine del vertice di maggioranza a palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni, l’altro vicepremier Matteo Salvini e Maurizio Lupi capo politico di Noi Moderati e il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Agenda Lega: Dalla Pace Fiscale a Pontida 2025
Si prevede che le Marche aprano le danze, probabilmente il 21 o 28 settembre, mentre il Veneto dovrebbe votare a fine novembre. I margini per un cambiamento della legge in Parlamento rimangono stretti: un decreto sembra escluso per assenza di urgenza, e l’iter di un nuovo disegno di legge è farraginoso. L’idea, piuttosto, è di inserire il terzo mandato in qualche provvedimento già in discussione tra Camera e Senato.
Oltre alle elezioni regionali, il summit leghista affronterà altri temi caldi. Si discuterà della “pace fiscale“, della “gazebata” sul decreto Sicurezza in programma il 21 e 22 giugno, e dell’organizzazione delle feste della Lega durante l’estate. Non mancherà un focus sull’edizione 2025 di Pontida, appuntamento storico per il Carroccio. Tutti elementi che contribuiranno a definire la linea politica del partito in un periodo di grande fermento.
In attesa del vertice a tre con Giorgia Meloni e Tajani, le Lega cerca di serrare le fila in vista di un appuntamento molto delicato non solo per il Carroccio, ma anche per la coesione del governo. Nel quale Matteo Salvini ha ormai assunto un ruolo divisivo su molti argomenti. E la discussione sul terzo mandato rischia di diventare un grosso problema.