
Un evento di grave entità ha scosso una comunità del Sud Italia, coinvolgendo un minore in tenerissima età e la sua famiglia. La situazione ha richiesto l’intervento delle autorità giudiziarie, portando a decisioni importanti riguardo la tutela dei bambini coinvolti. La vicenda ha generato profonda commozione e apprensione tra i residenti, che seguono con il fiato sospeso gli sviluppi.
La natura delicata dell’accaduto ha imposto il massimo riserbo sulle indagini, condotte con l’obiettivo di fare piena luce sulle circostanze. Nel frattempo, i provvedimenti presi mirano a garantire la sicurezza e il benessere dei minori, affidandoli a strutture protette in attesa di un quadro più chiaro. La comunità si è stretta attorno alla famiglia, manifestando solidarietà e preghiera in un momento così difficile.

I provvedimenti cautelari
È stata sospesa temporaneamente la responsabilità genitoriale per la madre di Pietro, il bambino di nove mesi giunto in coma all’ospedale di Sapri nei giorni scorsi. Questo provvedimento cautelare è stato emesso dal tribunale per i Minorenni di Potenza, al fine di salvaguardare entrambi i figli della donna. Oltre alla sospensione della responsabilità, il giudice ha anche emesso un divieto assoluto di avvicinamento e contatto della donna con i due minori.
Il fratellino maggiore, un bimbo di quattro anni, è stato nel frattempo affidato ai servizi sociali ed è stato accolto in una comunità protetta. Il piccolo di nove mesi, trasferito d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli, rimane in condizioni critiche. I medici mantengono riservata la prognosi mentre prosegue il monitoraggio clinico.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura presso il tribunale di Lagonegro e condotta con il massimo riserbo, mira a chiarire le circostanze che hanno portato al grave stato di salute del neonato. Il piccolo è giunto al pronto soccorso con lesioni compatibili con possibili maltrattamenti, un dettaglio che ha ulteriormente aggravato la situazione e spinto le autorità a un’indagine approfondita.
La comunità di Villammare di Vibonati, profondamente colpita dall’accaduto, si è riunita in chiesa per una veglia di preghiera. Un gesto significativo, in segno di solidarietà e di speranza per le sorti del piccolo, dimostrando il forte legame e la vicinanza della popolazione in un momento di tale dolore e incertezza. Le indagini proseguono per determinare le responsabilità e assicurare giustizia, mentre la comunità attende con apprensione notizie sulle condizioni di Pietro.