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Strage a scuola, studente spara in aula: chi è il killer. La conta dei morti sale a 11

Pubblicato: 10/06/2025 18:47

Un grave episodio di violenza ha sconvolto una comunità, lasciando dietro di sé una scia di dolore e interrogativi. La quiete di un’istituzione educativa è stata interrotta da spari, trasformando un luogo di apprendimento in scena di una tragedia. Le autorità sono intervenute prontamente, innescando una vasta operazione per gestire l’emergenza e garantire la sicurezza.

Le prime ore successive all’allarme sono state caratterizzate da grande incertezza e concitazione, con le forze dell’ordine impegnate a mettere in sicurezza l’area e a prestare soccorso ai feriti. Mentre le indagini proseguono per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, emergono dettagli sconvolgenti sul numero delle vittime e sulle circostanze che hanno portato a un epilogo così drammatico.

Il Bilancio delle Vittime e la Morte dell’Assalitore

Una mattinata di ordinaria routine è stata squarciata da un’esplosione di violenza oggi in una scuola di Graz, in Austria. Poco dopo le 10 di martedì 10 giugno, diversi colpi di arma da fuoco sono stati uditi all’interno dell’istituto scolastico, scatenando il panico e una massiccia operazione di polizia. Un giovane studente ha aperto il fuoco in classe, causando una strage.

Si chiamava Artur A. e aveva 21 anni il giovane attentatore che questa mattina intorno alle 10 ha aperto il fuoco in due aule della scuola pubblica Borg Dreienschützengasse di Graz, in Austria, uccidendo 10 persone tra alunni e adulti e ferendone almeno altre 11, due delle quali gravemente. Il 21enne – di nazionalità austriaca – ha compiuto la strage da solo utilizzando una pistola e un fucile legalmente detenuti prima di togliersi la vita nel bagno dell’edificio. Artur era un ex studente della scuola dove è avvenuto l’attacco, ma non si è mai diplomato e non aveva precedenti penali.

Il Ministero dell’Interno austriaco ha confermato la presenza di diverse vittime, tra cui sia alunni che insegnanti, rimasti coinvolti negli spari all’interno delle aule dove studenti e docenti si erano barricati. Secondo il quotidiano locale Kronen Zeitung, il bilancio è tragicamente pesante: almeno nove persone sono morte nella sparatoria, e decine sono rimaste ferite. Tra le vittime identificate figurano sette studenti e un adulto, oltre all’attentatore stesso. “Tragedia terribile” ha dichiarato il sindaco di Graz, esprimendo il profondo sgomento per l’accaduto.

Numerose forze di polizia, agenti speciali e persino elicotteri sono stati fatti convergere sul posto. “Un’operazione di polizia è attualmente in corso in Dreierschützengasse a Graz. Al momento sono impegnate numerose unità di polizia e l’unità speciale Cobra”, ha spiegato la polizia locale, chiedendo ai cittadini di evitare la zona.

L’allarme è scattato poco dopo le 10, con un testimone che ha riferito di aver udito almeno 20 colpi. Secondo i media locali, un giovane si è presentato armato a scuola, aprendo il fuoco in due aule. Il presunto autore della strage è stato poi trovato morto in uno dei bagni. Si tratterebbe di uno studente che, a quanto pare, si considerava vittima di bullismo. L’edificio è stato successivamente evacuato e dichiarato sicuro dalla Polizia della Stiria, che alle 11:30 ha confermato: “La situazione ora è sicura e non si prevedono ulteriori pericoli.” L’ospedale di Graz è stato sommerso dall’arrivo dei feriti, mettendo in ginocchio il pronto soccorso.

Una vicenda così drammatica solleva inevitabilmente interrogativi sulla prevenzione di tali eventi e sul supporto psicologico all’interno delle scuole. La comunità di Graz è sotto shock. Le istituzioni austriache hanno espresso profondo cordoglio, mentre il Ministro dell’Interno ha promesso massima trasparenza e rigore nell’indagine. L’Austria si trova oggi a fare i conti con una ferita che tocca nel profondo l’anima del Paese.

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Ultimo Aggiornamento: 10/06/2025 18:54

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