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Consumano drink in discoteca e si sentono male, 25 persone in ospedale: “Ecco la causa”

Pubblicato: 11/06/2025 15:07
drink discoteca Reggiano ospedale

Le notti estive, soprattutto quelle che inaugurano l’inizio della stagione calda, portano con sé una promessa di leggerezza. Migliaia di giovani si riversano nei locali all’aperto, nelle discoteche improvvisate tra gli alberi o sulle terrazze illuminate da luci intermittenti, inseguendo la musica, gli abbracci tra amici, i brindisi che sanno di gioventù. Un’atmosfera sospesa, dove i problemi sembrano lontani, e il presente diventa tutto ciò che conta.

In quel clima di spensierata allegria, quando i bicchieri tintinnano e la pista vibra sotto i piedi, nessuno immagina che qualcosa possa spezzare l’equilibrio della serata. Che una serata pensata per essere un ricordo felice si possa trasformare, nel giro di poche ore, in una lunga notte d’ansia, di corse al pronto soccorso, di domande senza risposte. Eppure è proprio questo che è accaduto.

Intossicazione alimentare dopo una serata in discoteca

È successo tutto nella notte tra sabato 7 e domenica 8 giugno, in una nota discoteca estiva situata a San Polo d’Enza, nel cuore del Reggiano. Dopo un evento che ha richiamato oltre 1500 persone, almeno 25 giovani sono stati ricoverati con sintomi riconducibili a una grave intossicazione alimentare. I malesseri sono comparsi nelle ore immediatamente successive alla festa, e hanno colpito in modo simile decine di avventori.

Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, i pazienti hanno manifestato febbre alta, nausea persistente e forti dolori addominali, rendendo necessario l’intervento dei servizi sanitari. I sintomi, apparsi in modo simultaneo e circoscritto, hanno subito fatto ipotizzare una causa comune: al centro delle prime indagini è finito il ghiaccio utilizzato per le bevande, che potrebbe essere stato contaminato da batteri.

Ipotesi ghiaccio contaminato: avviata la coprocoltura

L’Azienda USL di Reggio Emilia ha attivato immediatamente il Servizio di Igiene Pubblica, disponendo analisi su campioni biologici e alimentari. In particolare, è stata ordinata la coprocoltura per le persone intossicate, e i risultati sono attesi a breve. L’ipotesi più accreditata è quella di una contaminazione batterica, che avrebbe colpito il ghiaccio fornito da una ditta esterna al locale.

Le verifiche sono state estese anche a cibi e bevande consumati durante l’evento. Secondo quanto dichiarato da Enrico Bolondi, responsabile della discoteca, tutti i prodotti alimentari, compreso il ghiaccio, provengono da fornitori esterni e vengono acquistati già pronti. La direzione ha collaborato sin da subito con le autorità per consentire i controlli.

La risposta del Comune e la reazione del locale

Il sindaco di San Polo d’Enza, Franco Palù, ha espresso la propria preoccupazione e ha dichiarato che il Comune sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione. “Aspettiamo di avere un quadro chiaro e ufficiale prima di prendere qualsiasi decisione. La salute dei cittadini viene prima di tutto”, ha affermato in una nota.

Anche la direzione del locale è intervenuta pubblicamente tramite un post sui social. La Discoteca Bilbao, insieme al Bar Movida, ha espresso “profondo dispiacere per quanto accaduto” e assicurato che sono già stati attivati “tutti i controlli previsti in coordinamento con le autorità sanitarie”. Inoltre, per garantire la sicurezza alimentare, è stata disposta la sostituzione dei fornitori coinvolti, “a scopo precauzionale”.

La gestione dell’emergenza e le implicazioni future

Al momento, i 25 casi accertati sono sotto osservazione. I pazienti ricoverati stanno ricevendo le cure del caso, e la sintomatologia sembra essere in fase di regressione. Tuttavia, restano da chiarire le responsabilità dirette e verificare se l’episodio sia stato causato da una negligenza nella catena del freddo, da un errore di stoccaggio o da una contaminazione all’origine.

Questo episodio solleva domande più ampie sulla sicurezza alimentare nei contesti di aggregazione estiva. I locali che servono migliaia di clienti in poche ore devono garantire standard igienico-sanitari elevatissimi, soprattutto quando si utilizzano prodotti pronti forniti da terzi. La trasparenza nella filiera e i controlli a monte diventano, oggi più che mai, elementi cruciali per tutelare la salute pubblica.

Le autorità sanitarie continueranno a monitorare la situazione anche nei prossimi giorni. La priorità è ora capire come sia potuto accadere e quali interventi correttivi saranno necessari per evitare che simili episodi possano ripetersi, mettendo a rischio la fiducia dei cittadini e la serenità delle serate estive.

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