
Nella vastità del panorama montano, dove la natura si erge imponente e a volte imprevedibile, si è consumato un tragico evento che ha scosso la comunità degli appassionati di alta quota. Una vicenda che, ancora una volta, ci ricorda la fragilità dell’esistenza di fronte alla maestosità delle cime.
La notizia di due persone disperse ha innescato un’imponente macchina dei soccorsi, un susseguirsi di operazioni complesse e delicate, dettate dalla speranza e dall’urgenza. Le ricerche si sono protratte per ore, con il fiato sospeso, fino al tragico epilogo che ha confermato i timori più grandi.

Sono stati purtroppo ritrovati senza vita i due alpinisti scomparsi durante un’escursione sul Monviso. Si tratta di Michele Bruzzone, 55 anni, originario di Cengio (Savona) e noto per essere il titolare della pizzeria La Conca d’Oro, e di Daniela Colocci, 33 anni, brigadiere in servizio presso la stazione dei carabinieri di Varazze.
L’allarme era scattato nella serata di martedì 10 giugno, intorno alle 22, quando i familiari, non riuscendo più a mettersi in contatto con i due dal giorno prima, avevano avvisato le autorità. Da quel momento erano partite le ricerche, conclusesi tragicamente con il ritrovamento dei corpi.
Le Operazioni di Ricerca e il Tragico Ritrovamento
L’allarme era stato lanciato martedì 10 giugno, intorno alle 22, dai familiari che non avevano più notizie dei loro cari dal giorno precedente. I due, un uomo e una donna, erano partiti lunedì con l’intenzione di raggiungere il bivacco Villata, punto di partenza per l’ascensione del Canale Coolidge, situato sul versante settentrionale della montagna.
Dopo aver ricevuto la segnalazione, la Centrale Operativa ha immediatamente avviato le verifiche, contattando i gestori del Rifugio Quintino Sella e del bivacco Boarelli, utilizzando anche la radio d’emergenza, ma senza riscontrare alcuna presenza nelle strutture. Nel frattempo, una squadra a terra ha individuato l’autovettura dei dispersi parcheggiata al Pian del Re, confermando che i due si erano effettivamente incamminati.
La mattina seguente, in collaborazione con il Servizio Regionale di Elisoccorso in Azienda Zero Piemonte, si è proceduto con il trasporto in quota dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. Questi sono stati sbarcati al bivacco Andreotti per esplorare un eventuale percorso di discesa e, successivamente, sulla cima del Monviso per consultare il libro di vetta e verificare un possibile passaggio.
È stato proprio durante queste complesse operazioni che l’elicottero, perlustrando il Canale Coolidge, ha purtroppo individuato i corpi dei due alpinisti. Erano deceduti, presumibilmente a seguito di una caduta durante l’ascensione. Sul posto sono stati sbarcati tramite verricello tre tecnici del Soccorso Alpino, i quali hanno constatato le condizioni incompatibili con la vita e hanno atteso le indicazioni del magistrato e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza per le operazioni di rimozione delle salme. Il recupero finale è stato poi effettuato dall’elicottero dei Vigili del Fuoco.