
Ogni volta che un artista celebra un traguardo importante, raramente quelle parole pronunciate in televisione sono destinate a essere un addio definitivo: talvolta si rivelano invece semplici fermate di passaggio, preludio a svolte inaspettate.
Nella carriera di Stefano De Martino, il momento di svolta sembrava essere arrivato l’8 aprile 2025, quando, con la voce rotta dall’emozione, aveva salutato lo studio e gli spettatori, lasciando intendere che quello fosse davvero l’ultimo atto della sua avventura televisiva. Disegni di un futuro fatto di ricerca, novità e nuovi progetti sembravano proiettati altrove. Eppure, quella scena non ha avuto un finale così definitivo.

Stefano De Martino ancora al timone di Stasera tutto è possibile?
Stasera tutto è possibile è un programma che ha vissuto una vera e propria rinascita in questi ultimi anni. Il format, originariamente importato da un format francese di TF1, ha visto una trasformazione drasticamente positiva a partire dalla quinta stagione, quella del 2019, quando De Martino ha preso le redini del timone. Grazie al suo stile colloquiale, ai suoi tempi comici calibrati e soprattutto all’alchimia con un cast di punta – comprendente nomi come Francesco Paolantoni, Biagio Izzo e Vincenzo De Lucia – lo show ha conquistato ascolti insospettati. Il passaggio di consegne da Amadeus a De Martino, avvenuto nel 2019, è stato un vero spartiacque: il conduttore napoletano ha saputo imprimere un’impronta personale a un programma già consolidato.
Nei giorni scorsi è emersa la notizia: contro ogni pronostico, Stefano De Martino resterà in video alla guida della trasmissione anche nella prossima stagione, come riportato anche da Fanpage. Una conferma che arriva in netta controtendenza rispetto al commovente arrivederci pronunciato lo scorso aprile.

Perchè sarebbe stato confermato
A scatenare questo colpo di scena sono stati due fattori principali. Il primo è l’incrollabile desiderio del gruppo storico di mantenere De Martino al centro del progetto: come ha detto uno degli ospiti fissi, “Senza Stefano non c’è il gruppo”, una dichiarazione che ha messo in luce quanto la presenza del conduttore sia percepita come irrinunciabile.
Il secondo elemento decisivo è stato un particolare contrattuale: il conduttore era vincolato da un accordo con la Rai che prevedeva una certa quantità di puntate da realizzare, e questo dettaglio ha dato alla rete alibi legittimi per sedurlo a restare.
Per quanto Stefano nutrisse il desiderio di imbarcarsi in nuovi format e di sperimentare vie creative alternative, la bilancia pare inclinata verso il mantenimento dello status quo: da un lato c’è la necessità della Rai di capitalizzare su un brand che funziona; dall’altro c’è il suo personale desiderio di evolversi, esplorare nuovi contesti. Il contratto, però, sembra aver giocato un ruolo cruciale: un vincolo legale che ha offerto alla rete l’argomento principale per convincerlo a rimanere, seppur con qualche garanzia aperta a dialoghi su eventuali progetti futuri.