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Scelta shock nel comitato sui vaccini: Kennedy nomina esponenti no vax, frattura sulla salute pubblica

Pubblicato: 12/06/2025 15:50

La sanità pubblica americana si trova a un punto di svolta pericoloso. Il nuovo comitato federale incaricato di valutare l’efficacia e la sicurezza dei vaccini è stato ufficialmente nominato dal Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., sotto l’amministrazione Trump.

Il problema? Quattro degli otto membri scelti sono noti per le loro posizioni scettiche o apertamente contrarie ai vaccini, soprattutto quelli a mRna. La mossa, in netto contrasto con le promesse pubbliche di Kennedy di selezionare “scienziati altamente qualificati” e “non ideologi anti-vax”, sta suscitando forti reazioni nella comunità scientifica e istituzionale.

Tra le nomine, volti noti del fronte no vax

La figura più controversa è quella di Robert Malone, che ha contribuito agli studi pionieristici sull’mRna ma è diventato celebre durante la pandemia per aver diffuso teorie complottiste e sostenuto cure come ivermectina e idrossiclorochina. Con lui, Martin Kulldorff, ex professore di Harvard e autore della “Dichiarazione di Great Barrington”, che si opponeva ai lockdown e agli obblighi vaccinali. Kulldorff, licenziato per essersi rifiutato di vaccinarsi, ha parlato di “immunità naturale” come alternativa valida.

Altri due nomi sotto osservazione sono Retsef Levi, esperto del MIT che ha criticato la gestione della pandemia e i vaccini a mRna, e Vicky Pebsworth, infermiera e madre di un bambino affetto a suo dire da danni da vaccino. Entrambi sono diventati riferimenti nel mondo no vax americano. A completare il gruppo, professionisti con curriculum scientifico ma, secondo alcuni osservatori, privi di competenze specifiche in vaccinologia.

Una scelta coerente con la linea politica

L’orientamento del nuovo comitato appare in linea con le scelte strategiche recenti del Dipartimento della Salute. Solo poche settimane fa, Kennedy ha revocato 766 milioni di dollari destinati a Moderna per un vaccino mRna contro l’influenza aviaria.

La motivazione ufficiale: “Non spenderemo soldi pubblici per una tecnologia ancora poco testata“, ha dichiarato il portavoce dell’Hhs, Andrew Nixon. Una posizione che va contro l’evidenza scientifica consolidata sull’efficacia dei vaccini a mRna e ignora il ruolo cruciale che questi hanno avuto nel contenere la pandemia.

L’allarme degli esperti: “È codice rosso”

“Quando le linee guida sanitarie vengono offuscate da ideologie, il danno è inevitabile“, ha avvertito Michael Mina, ex docente di Harvard e tra le voci più autorevoli nel campo dell’immunologia. Sul New York Times, Mina ha lanciato un appello: “È codice rosso per i vaccini in America. Il rischio non è solo teorico: è virale. Potremmo vedere un ritorno di malattie infettive pericolose se si mina la fiducia nella sanità pubblica”.

Il problema politico è chiaro: mentre l’ex presidente Trump aveva definito i vaccini a mRna “gold standard” della medicina, l’attuale direzione di Kennedy Jr. appare intenzionata a rivedere profondamente l’approccio federale. E con metà comitato vicino al mondo no vax, la linea ufficiale del governo in tema di vaccinazioni rischia una deriva ideologica. Le conseguenze, come temono in molti, potrebbero manifestarsi solo troppo tardi.

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Ultimo Aggiornamento: 12/06/2025 15:52

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